Celano. 400 giorni di carcere per l’accusa di violenza sessuale nei confronti della nipote minorenne. Alla fine, però, è stato dichiarato innocente, assolto con formula piena. L’uomo è stato risarcito da parte dallo Stato con 95mila euro.
Si è conclusa così la vicenda giudiziaria che destò scalpore in tutta la Marsica. Si tratta di un celanese, all’epoca dei fatti 30enne, arrestato nel 2009 con l’accusa di violenza sessuale su minore. Per lui, più di un anno di carcere. Fu assolto, nell’ottobre 2017, dalla cassazione e seguì la richiesta di risarcimento allo Stato per ottenere l’indennizzo per l’ingiusta detenzione.
Dopo una battaglia giudiziaria iniziata nel 2019 e la vittoria in cassazione, è stato disposto il risarcimento. Infatti, dopo aver superato tutte le eccezioni del Ministero dell’Economia che per ben due volte aveva impugnato le precedenti ordinanze della Corte di Appello, il celanese ha ottenuto l’indennizzo previsto dalla legge.
95mila euro, ovvero il massimo previsto dalla normativa. Ha prevalso la tesi dell’avvocato difensore del marsicano, Roberto Di Pietro, secondo il quale c’era l’insussistenza di ogni elemento ostativo al riconoscimento del diritto all’indennizzo. Secondo la difesa, infatti, il quadro accusatorio che portò a quella carcerazione si era rivelato carente.