Bisegna. Il punto sull’importanza della biodiversità e quindi degli impollinatori con alcuni degli apicoltori più attivi della valle del Giovenco ma non solo.
Si è tenuto nella sala consiliare del Comune di Bisegna il convegno dal tema “Le api della Valle del Giovenco, custodi della biodiversità” che ha visto tra i protagonisti Paolo Fontana, naturalista, entomologo e ricercatore della Fondazione Edmund Mach di Trento, dal 2009, presidente della World Biodiversity Association.
L’evento ha trattato temi molto delicati relativi alla biodiversità e agli impollinatori, considerando che non sono solo le api da miele che se ne occupano. Si è così parlato anche della rilevanza di tutto un mondo di impollinazione apparentemente nascosto ma altrettanto importante.
Sui temi delle api come impollinatori, il primo intervento è stato a cura di Carmelo Gentile, responsabile del servizio scientifico del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Gentile ha illustrato gli interventi che il Pnalm sta facendo per gli impollinatori, grazie ai finanziamenti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, presentando anche il progetto di apicoltura naturale seguito all’apicoltore Mario Petrella (Il miele di Mario).
È stato poi presentato il progetto che riguarda il rewilding delle api in natura, progetto sponsorizzato anche dall’associazione Salviamo l’orso rappresentata nel convegno di Bisegna da Pietrantonio Costrini.
Sono intervenuti anche Fabrizio Valente della cooperativa La Chimera, Sandro Forte di Percorsi perduti e l’apicoltore Pasquale Di Leonardo.
Il progetto prevede la posa in natura delle Domus Bee che sono delle scatole di legno, opportunamente progettate e non ispezionabili, che hanno lo scopo di riportare spontaneamente le api al loro naturale stato selvatico.
Con lo scopo, come ha ampiamente spiegato Fontana, di aiutare, mantenere e rafforzare anche la naturale genetica dell’ape italiana Ligustica: la stessa ape allevata dagli apicoltori sia della Valle del Giovenco sia da buona parte degli apicoltori.
All’evento ha partecipato anche la FAI (Federazione apicoltori italiana) con il vice presidente Franco Troiani (Apicoltura Dolce lavanda) che nel suo intervento ha sollevato una potenziale preoccupazione della presenza di api selvatiche nelle vicinanze di apiari gestiti. Si tratta però di una preoccupazione ampiamente rassicurata dalle spiegazioni dell’esperto Fontana.
Presente alla giornata anche il sindaco di Bisegna, Antonio Mercuri.