Carsoli. Sono stati 16 i provvedimenti di custodia cautelare. Le agenzie vendevano a ignari clienti polizze false facendosi pagare la cifra piena del contratto, come se fosse del tutto legittimo. Nei guai anche Gennaro Cerbone, 41 anni, residente a Carsoli. Troppi erano però negli ultimi tempi gli automobilisti che, controllati dai carabinieri, presentavano il contrassegno assicurativo delle vetture palesemente falso. Ciò è bastato a far scattare un’indagine dei militari dell’Arma di Boscoreale, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata.
Le assicurazioni non erano regolarmente registrate all’Ania, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. I contratti venivano intestati a soggetti giuridici che non esistono: da società, a cooperative e associazioni. Poi, con un ulteriore passaggio di proprietà, venivano intestate al cliente finale, che pagava l’assicurazione a prezzi stracciati. In manette sono finite 16 persone, di cui 2 in carcere e 14 ai domiciliari. Tra questi anche Cerbone, che vive a Carsoli. Le accuse a vario titolo sono per associazione a delinquere, volta alla falsificazione dei documenti assicurarivi, falso in scrittura privata e concorso in esercizio abusivo delle attività. Sono finiti sotto sequestro anche alcuni immobili, a Boscoreale, in alcune province napoletane e addirittura a Roma. Una vera e propria rete, in cui sono finite tantissime vittime: alcuni infatti, non erano nemmeno a conoscenza della truffa che stavano subendo.