San Benedetto dei Marsi. Si è in attesa di conoscere il nome del medico legale che si occuperà dell’autopsia su Manuel Di Nicola, il 33enne ritrovato morto domenica in un canale del Fucino, sulla Cintarella.
L’incarico dovrebbe essere affidato dalla procura in mattinata.
Dai primi rilievi fatti sul posto dai militari del nucleo operativo della compagnia di Avezzano, che hanno lavorato in sinergia con quelli della locale stazione, sembrerebbe che sul corpo del giovane padre non ci fossero segni di violenza o di un’eventuale colluttazione. Sarà ora però l’esame disposto dal pm Maurizio Maria Cerrato a far luce su quanto possa essere accaduto al 33enne di San Benedetto di cui si erano perse le tracce domenica scorsa.
Forse sarà disposto anche un esame tossicologico per accertare se il giovane avesse assunto o meno qualche sostanza stupefacente.
Dopo poche ore dal battesimo del figlio, Di Nicola si era allontanato dalla sua abitazione a bordo dell’auto di proprietà del suocero, poi ritrovata dai vigili del fuoco del distaccamento di Avezzano in un campo nel territorio di Cerchio, a confine con San Benedetto, vicino a strada 19.
Nell’auto c’erano ancora le chiavi attaccate al motorino di avviamento.
L’auto è stata ritrovata con le ruote anteriori bloccate nel fango. Ed è questo che fa pensare che il 33enne sia uscito dalla Punto per cercare di tornare a casa. Si presume fosse solo.
L’ipotesi è che nel buio l’uomo si sia avvicinato al bordo del canale e che ci abbia camminato per qualche metro. Il timore è che abbia potuto attraversarlo volontariamente senza rendersi conto che ci fosse l’acqua dentro che poi non gli avrebbe dato via di scampo.
Al momento rimangono solo ipotesi però. Il 33enne aveva con sé ancora degli effetti personali.
Spetterà ora ai militari dell’Arma ricostruire gli ultimi spostamenti di Di Nicola e soprattutto gli ultimi contatti che ha avuto, anche telefonici.
Trovato senza vita il giovane di San Benedetto, è giallo sulle cause della morte (Diretta)