Lui è Ciak ( o Chuck). In realtà non è stato mai chiarito come si scriva. Ma ciò non importa perché, nonostante la pronunica sia sempre la stessa, lui non si gira mai quando lo chiami.
Quante le persone che dopo aver chiesto il suo nome hanno esordito con la solita frase: “CIAK, SI GIRA“. Beh, cari accarezzatori di cani, non è proprio così: lui è un tipo particolare. Se fosse una persona sarebbe uno di quei bambini che non sta mai fermo, che a scuola ne combina di tutti i colori dando fastidio ai suoi compagni di classe, che non sa cosa è la stanchezza, il riposo, la calma.
Il gioco è la sua vita. È un Peter Pan dei cani; un Peter Can. Che poi quando si dice tale cane tale padrone… è proprio così! Il suo gli ha insegnato che la palla può diventare l’amica di una vita, che ogni momento è buono per festeggiare e che nel duello a “tiro della corda” deve impegnarsi in quanto non lo lascerà vincere solo perché è un cane. 7 anni fa, quando si sono conosciuti per la prima volta, sembrava essere un labrador doc.
La sua attitude rispondeva a tutte le caratteristiche che sono solite essere attribuite ai cani di questa razza: gentile, buono, socievole e anche giocherellone. Ma chi lo avrebbe mai detto che varcata la porta di casa quest’ultima particolarità avrebbe prevalso sulle altre?
Al di là di tutto Ciak/Chuck è il classico cane che si può definire amico dell’uomo. E se quando lo incontrate per strada cercate di catturare la sua attenzione chiamandolo, non ve la prendete se non si gira. Vi vuole solo far divertire.
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