Collelongo. È un terremoto “nuovo” quello di magnitudo 4.2 avvenuto il giorno di Capodanno nella zona di Collelongo.
“Non è collegato alle sequenze che hanno colpito l’Italia centrale a partire dal 2016, né al sisma dell’Aquila del 2009″, ha detto all’ANSA il sismologo Maurizio Pignone, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Per l’esperto “non si può ancora parlare di un nuovo sciame o sequenza sismica: “si è trattato piuttosto”, ha aggiunto, “di un evento principale, quasi singolo, con un numero ridotto di eventi successivi, otto al momento, di magnitudo inferiore, il più alto di 2.0”.
Il terremoto, con epicentro vicino Collelongo, a circa 54 chilometri dall’Aquila, ha riguardato un’area, quella della Marsica, ad alta pericolosità sismica, dove una decina di chilometri più a Nord, il 13 gennaio del 1915 è stato registrato un terremoto di magnitudo 7.0 che ha provocato più di 30.000 vittime.
Per Pignone, la scossa registrata il giorno di Capodanno dalla rete sismica nazionale dell’Ingv, “ha avuto un ipocentro a circa 17 chilometri”: una profondità, ha rilevato, “alla quale una scossa di magnitudo 4.2 in genere non fa danni”.