Il Vescovo di Ascoli Piceno Mons. Giovanni D’Ercole, originario di Rendinara, una frazione nella Valle Roveto, dopo la prima scossa è accorso subito nei luoghi della sua diocesi colpiti dal sisma. “Vedo tanta gente persa, con la vita cambiata di botto. Stanotte ho visto nel buio la polvere e poi sentito le gride delle persone che chiedevano aiuto. Prima che arrivassero i soccorsi sono stato vicino alla gente in fuga e ai feriti. All’alba ho visto Pescara del Tronto distrutta, un bombardamento a tappeto”: ha dichiarato il vescovo di Ascoli Piceno a Tg2000 . Mons. d’Ercole ha cercato di raggiungere anche le zone limitrofe . Attorno a lui chiese ed edifici fuori uso. “L’estrazione delle vittime è stata una scena molto commovente e di grande sofferenza. Qui a Pescara del Tronto sono morti diversi ragazzi. La gente mi ha abbracciato in lacrime”. Molti erano i turisti che si trovavano come ogni anno in questo periodo d’estate in villeggiatura nelle località colpite dalle scosse. Monsignor D’Ercole che nel 2009 era stato eletto alla sede titolare di Dusa e Ausiliare de L’Aquila ha vissuto il terremoto de L’Aquila prestando soccorso alla città. E’ stato tra i primi sacerdoti a raggiungere i paesi terremotati e a sporcarsi le mani in prima linea raccogliendo macerie insieme al popolo abruzzese. “E’ qualcosa di impressionante – ha dichiarato Mons. D’Ercole quando si è collegato telefonicamente con il programma Rai ‘Uno Mattina Speciale Estate’ -. Ho trovato gente disperata, polvere e calcinacci dappertutto. Quando si è fatto giorno ci siamo resi conti che la città di Arquata era distrutta, lo stesso scenario che avevo già vissuto ad Onna nel 2009. Purtroppo cresce il numero dei morti, spero che si possa fermare il prima possibile. Poco fa abbiamo avuto una riunione di coordinamento e ci siamo divisi i compiti, l’esperienza de L’Aquila mi insegna che in queste situazioni tutti devono sapere nello specifico cosa fare.” Le salme saranno accolte nell’obitorio dell’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno fa sapere il Vescovo di Ascoli Piceno. “Ringrazio personalmente a nome di tutti Papa Francesco per la vicinanza – ha concluso il vescovo – ho visto tanta disperazione ma anche solidarietà”.
@baldaroberta