In campo medico, l’inserimento e la sperimentazione di nuovi tipi di approcci migliorano la qualità degli interventi, fornendo un valido supporto a chi li riceve e garantendo qualità a chi li eroga.In questo articolo, con il dottor Nicola Liberati, Dirigente Medico del Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia del dolore, presso la Casa di Cura “Di Lorenzo”, ve ne daremo testimonianza, approfondendo una delle più moderne tecniche di terapia infiltrativa.
Si chiama terapia infiltrativa ecoguidata e rappresenta una nuova frontiera per i dolori osteoarticolari e muscolotendinei.
Che cos’è la terapia infiltrativa ecoguidata.
La terapia infiltrativa è una procedura di terapia del dolore destinata alla cura di patologie osteoarticolari (Artrosi, Artrite, Versamento Articolare) e muscolotendinee (Tendiniti, Borsiti): la visione ecografica permette di ottimizzarne i risultati. L’Ecografia consente di studiare in un primo momento la struttura sede di dolore e valutare eventuali cause algogene: in un secondo tempo, quello infiltrativo, permette di seguire il percorso dell’ago così come la diffusione del farmaco in prossimità o all’interno della struttura target. Tutto ciò, sotto visione ecografica, in tempo reale. Dunque, le procedure iniettive ecoguidate di articolazioni e tessuti molli sono strumenti molto preziosi per la gestione diagnostica e terapeutica del paziente nell’ambito della patologia muscoloscheletrica.
I principali vantaggi.
Il principale vantaggio, come ho già accennato, è la visione “real-time” sia del target da infiltrare, che del percorso dell’ago verso lo stesso. Ciò consente di ottimizzare la procedura infiltrativa rispetto alla iniezione “alla cieca” ovvero senza visione ecografica, ed evita complicanze quali la puntura di una struttura vascolare, l’iniezione intravascolare del farmaco, l’iniezione intratendinea che può portare ad indebolimento del tendine, o l’iniezione lontano dal target con fallimento della terapia. Molti studi di letteratura evidenziano risultati migliori in precisione e sicurezza quando la terapia infiltrativa è eseguita con visione ecografica.
Esempio indicativo, non esaustivo, di Ecografia Muscoloscheletrica e di Terapia Infiltrativa a scopo antalgico:
- Spalla (sd da conflitto, lesione di cuffia, periartrite scapoloomerale, Borsite)
- Gomito (Epicondiliti, epitrocleiti, Versamenti Articolari, Borsiti)
- Polso/Mano (Tendiniti, Sd del Tunnel carpale, M. di De Quervain, Cisti, Artrosi/Artrite, dito a scatto)
- Anca (Versamento Articolazione Coxofemorale, Artrite, Sinovite, Tendiniti, Borsiti)
- Ginocchio (Artrosi, versamento articolare, Borsite, Tendinopatia, Cisti di Baker)
- Caviglia/Piede (Artrosi, versamento Articolare, Tendinite, Tendinopatia T. d’achille, Fascite plantare)
- Articolazione sacroiliaca (Sacroileite)
- Articolazioni zigoapofisarie della colonna Vertebrale (Sd Faccettale-facet Syndrome)
L’esperienza del paziente nella casa di cura Di Lorenzo.
Io mi occupo di terapia infiltrativa ecoguidata ormai da anni presso la casa di cura Di Lorenzo, ciò che ho fatto è stato trasferire i principi della visione ecografica dall’ambito delle tecniche anestesiologiche a quello diagnostico e della terapia del dolore.
I dati ottenuti in questi anni con la terapia infiltrativa ecoguidata sono più che positivi in termini di outcome ovvero di risultati. Anche il comfort del paziente è migliore in quanto l’individuazione e il raggiungimento del target sotto visione ecografica si riflettono in tempi più rapidi e procedure meno dolorose.
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