Avezzano. Cresce l’inquietudine tra i cittadini di Avezzano dopo il ritorno in libertà di un uomo dominicano di 45 anni, noto per aver aggredito il carabiniere Vito La Mendola nel giugno del 2020. L’episodio, avvenuto nei pressi della Caritas della città, aveva scosso profondamente la comunità locale, quando l’uomo colpì violentemente un carabiniere, rompendogli il naso. Per quell’aggressione, il dominicano era stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione.
Dopo aver scontato la sua pena, l’uomo è ora tornato nelle strade di Avezzano, suscitando paura e preoccupazione tra i residenti. Numerose segnalazioni descrivono l’individuo mentre vaga per la città, urlando e infastidendo i passanti, creando un clima di insicurezza. Molti cittadini sono spaventati dalla sua presenza e dal suo comportamento, temendo nuove aggressioni o episodi violenti, visti i precedenti di pericolosità. L’aggressione al carabiniere aveva destato un forte clamore mediatico a livello nazionale. La solidarietà al carabiniere arrivò anche da Matteo Salvini, leader del Carroccio, che pubblicò un post con l’immagine del militare ferito pubblicata da Marsicalive. “Il governo si appresta a cancellare i Decreti sicurezza”, dichiarò Salvini, “dando uno schiaffo anche alle Forze dell’ordine. Ma serve più sicurezza, non meno. Pistole elettriche e rispetto per tutte le donne e gli uomini in divisa, tolleranza zero verso chi ci porta la guerra in casa”.
In molti ora chiedono maggiori controlli e un intervento più deciso delle forze dell’ordine, affinché venga garantita la sicurezza nelle strade della città. Alcuni residenti hanno anche espresso preoccupazione per la mancanza di soluzioni adeguate per gestire persone con problematiche di natura psichica o comportamentale. La questione solleva anche interrogativi sulla gestione di soggetti potenzialmente pericolosi una volta scontata la pena. Per ora, l’uomo è libero di circolare nelle strade di Avezzano, e l’angoscia tra i cittadini cresce. Il timore è che possa ripetersi quanto accaduto in passato o che nuovi episodi violenti possano mettere a rischio l’incolumità pubblica.