Appuntamento da non perdere domani alle 18 con i pomeriggi letterari del Festival Internazionale di Mezza Estate. Gino Bucci, alias L’abruzzese Fuori Sede, sarà nel cortile d’Arme del Palazzo Ducale per la presentazione di Rime Toscibili in dialogo con il giornalista Raffaele Castiglione Morelli.
“Seguitissimo e spassoso ambasciatore dell’Abruzzo nel mondo, Gino Bucci consegna ai lettori un gioco letterario che mescola dialetto e italiano, toponomastica e gastronomia, in una nuova Gnosi delle Fanfole esilarante e affettuosa che racconta gli abruzzesi come siamo”, così lo ha definito Donatella Di Pietrantonio in un pensiero nella copertina del volume.
Uscito il 7 luglio per i tipi di Ricerche&Redazioni, il libro di Gino Bucci è in tour per tutto l’Abruzzo. Già presentato in tutte i capoluoghi di provincia a Pescara, L’Aquila, Chieti, Teramo Bucci ha avuto un grandissimo successo con questo volume con circa 80 date per tutta l’estate. I disegni in copertina e all’interno del volume sono di Lud’d.
Remo Rapino nella sua prefazione al libro parla di «un geniale percorso sugli intriganti sentieri della dialettologia. Un invito lieve al ridere e al sorridere, anche di noi stessi, parlando alla mente e al cuore di tutti, al di là dei confini territoriali e delle differenze dialettali. Insomma un umile rosario di “mattità” che, di fatto, aprono alla conoscenza come alla valorizzazione dell’Abruzzo e della cultura abruzzese, che, sotto sotto, è terra misteriosa e intricata.
Svelare segreti e sentimenti è come camminare a zonzo per i piccoli paesi, facendo emergere le minime anime di questi, cercando di superare un aspetto tipico del carattere abruzzese, già messo in luce da Ennio Flaiano “… quello del pudore dei propri sentimenti” o di stare, senza vergogna alcuna, dalla parte dei cafoni come insegna la scrittura di Ignazio Silone…».
Gino Bucci di Martinsicuro (TE), laureato in lettere, nel 2014 ha creato sui social la pagina “L’abruzzese fuori sede”. Grazie al suo lavoro sul web ha ritirato premi, insegnato nelle scuole. Come dichiara lui stesso, dice: “Ma qual è il senso di questo libro?” Vattelappesca. Spero possa far sorridere, spero possa appicciare qualche bel ricordo, spero possa mettere appetito».