Tagliacozzo. “Il calice d’oro donato da Umberto di Savoia e tutti i reperti che fanno parte del tesoretto del convento della Madonna dell’Oriente devono tornare al loro posto”. A lanciare l’appello ai priori del convento, al vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, e al sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, è l’ex primo cittadino e attuale presidente della Pro Loco, Gaetano Blasetti, che, dopo aver visto con i suoi occhi lo stato in cui verte il museo e la biblioteca del convento della Madonna dell’Oriente ha chiesto aiuto alle autorità civili e religiose. “Una mia parente voleva rivedere un pregiato calice in oro che grazie a suo marito, Achille Blasetti, venne donato al convento da Umberto di Savoia”, ha commentato Blasetti, “di questo calice all’Oriente non c’è più traccia. I preziosi reperti dal restauro del convento di 12 anni fa sono stati chiusi in degli scatoloni e non sono stati più tirati fuori. Ma la stranezza sta nel fatto che da allora tutto il materiale, forse non bene inventariato, non è stato più reso fruibile dal pubblico e ciò a mio avviso è inspiegabile”. L’ex sindaco ha chiesto alle autorità civili e religiose di mettersi subito in moto per catalogare e riaprire lo storico museo oggi caduto nell’oblio.