Pescasseroli. Dal mese di maggio, i Guardiaparco, le biologhe e i veterinari del Parco, con i Carabinieri Forestali, sono impegnati in turni giornalieri per monitorare, anche grazie ad un collare GPS satellitare, gli spostamenti di Juan Carrito intervenendo in azioni di dissuasione laddove necessario e interventi di tutela della pubblica incolumità.
A comunicarlo è il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise sulla pagina social istituzionale, dove, con una campagna di comunicazione mirata, sono state creare delle storie “a puntate” che raccontano e spiegano, soprattutto, il lavoro dell’Ente per tutelare gli orsi e i cittadini. In questo caso si tratta di un orso confidente e anche “problematico”.
All’inizio gli spostamenti di JC si sono sostanzialmente concentrati tra la Valle del Giovenco (Carrito e Ortona) e alcuni centri della marsica fucense (Collarmele, Pescina, Cesoli). In questa fase l’animale ha da subito messo in mostra gli aspetti più critici del suo comportamento: nessuna reazione di fronte agli esseri umani e frequentazione dei centri abitati per alimentarsi a tutte le ore, senza distinzione del giorno e della notte. In alcuni casi, l’orso ha addirittura “riposato” in zone periferiche dei paesi (giardini o campi di ville abbandonate). In questo contesto molto critico, l’intervento del Parco e dei CF è stato tempestivo, con dissuasione sistematica e messa in sicurezza massiva di orti e pollai.
Lo sforzo è stato subito ripagato dai primi risultati ottenuti: alla fine di luglio Juan Carrito inizia a modificare significativamente il suo comportamento, riducendo di molto la frequenza di “utilizzo” dei centri abitati nelle ore diurne e iniziando a mostrare timore nei confronti dell’uomo. Di conseguenza sono aumentate le ore che l’animale passava in contesti naturali e quindi la composizione, in percentuale, delle risorse trofiche naturali di cui si cibava. A seguito di ripetute ed intense attività di dissuasione, l’orso iniziava ad interrompere anche per diversi giorni la frequentazione dei centri abitati, allontanandosi in altre zone salvo poi riprendere lo stesso comportamento in altre aree abitate.Questi però sono stati i primi importanti risultati ottenuti dopo settimane di duro lavoro, unicamente svolto per salvare il futuro di questo orso…
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Nel video un’incursione di JC nell’ingresso di un’abitazione