Avezzano. Viene spento il microfono al consigliere di opposizione durante il consiglio mentre contesta l’aumento delle tasse e scoppia il caso Santomaggio. E’ accaduta nell’ultima seduta civica del 28 marzo e ora l’opposizione di centrodestra, con una lettera aperta di tutti i consiglieri Pdl, accusa il sindaco Di Pangrazio di censura e di essere antidemocratico. Sulla vicenda intervengono i consiglieri di minoranza Lino Cipolloni, Claudio Tonelli, Italo Cipollone, Vincenzo Gallese, Mariano Santomaggio e Fabio Ranieri. “Constatato che anche durante il consiglio del 28 marzo non è stato consentito al consigliere Mariano Santomaggio di muovere sacrosante censure all’operato dell’amministrazione Di Pangrazio”, si legge nella lettera, “ci rivolgiamo agli organi di informazione affinché questo strano modo di interpretare la democrazia sia portato a conoscenza dei cittadini avezzanesi (e non solo). Dopo le sollecitazioni del Ministero dell’Economia la giunta Di Pangrazio aveva dovuto rimodulare le aliquote dell’addizionale comunale IRPEF e portarla all’approvazione del consiglio. L’intervento del consigliere Santomaggio era teso a censurare in primo luogo il fatto che, come al solito, l’amministrazione non aveva posto in grado i consiglieri di valutare la proposta di delibera in quanto scarsamente documentata e soprattutto perché non fugava l’atroce dubbio che ai cittadini Avezzanesi non fosse stato richiesto un ulteriore esborso rispetto all’originaria delibera (già abnorme). Insomma i consiglieri del Popolo della Libertà temevano e temono che la rimodulazione al buio delle aliquote dell’addizionale comunale IRPEF si aggiungesse all’imminente “tsunami” fiscale della TARES, dell’IMU e dell’IRPEF (per non parlare dell’aumento dell’aliquota IVA). E gli Avezzanesi non hanno più soldi da versare: la tassazione ha svuotato le tasche e da tempo ha raggiunto e superato la soglia della tollerabilità. Aveva quindi il consigliere Santomaggio appena cominciato ad elencare le delibere con le quali l’amministrazione si permetteva di sprecare i pochi denari a disposizione in elargizione ad associazioni più o meno culturali di cui ovviamente se ne poteva e doveva fare a meno, quando il presidente del consiglio gli ha spento (come in altre occasioni) il microfono motivandolo con il fatto che quei rilievi non erano attinenti all’argomento in discussione. Insomma è incredibile che per il presidente del consiglio e per il sindaco mentre si discute di tasse, non si possano elencare e censurare gli sprechi. Mentre è vero proprio il contrario. Se si eliminano gli sprechi si possono ridurre le tasse (o quanto meno non aumentarle). Avrebbe poi proseguito il suo intervento il consigliere Santomaggio informando tra l’altro l’assemblea che era sicuramente uno spreco la costituzione di parte civile da parte della giunta di Pangrazio nei confronti di cinque irreperibili extra comunitari con l’affidamento dell’incarico ad un avvocato esterno anziché a figure interne all’amministrazione . L’incarico esterno in questione costituisce sicuramente uno spreco di denaro pubblico ed è un danno per le casse comunali e per conseguenza per le tasche, come detto ormai vuote, degli Avezzanesi. Ma, la voce della critica è stata brutalmente spenta perché il sindaco Di Pangrazio ha la coda di paglia in quanto i risultati della sua amministrazione ad un anno dall’elezione sono molto vicini allo zero. I sottoscritti consiglieri denunciano quindi all’opinione pubblica attraverso la libera stampa il metodo dittatoriale offerto dall’amministrazione Di Pangrazio che non tollera critiche perché oltre che potente crede di essere infallibile (virtù però di cui notoriamente solo il nostro Buon Signore può vantarsi)”.