Luco dei Marsi. Sparatoria di Luco dei Marsi, disposte analisi sui cellulari e nominato il Ctu. Nei giorni scorsi si sono aperte le porte del carcere per 3 persone nell’ambito dell’indagine sul tentato omicidio a colpi di pistola di due fratelli a Luco dei Marsi.
I tre, tutti residenti nel paese, sono ritenuti responsabili, in concorso, del tentato omicidio di due fratelli di origine marocchina, avvenuto a Luco dei Marsi nella notte tra sabato 21 giugno e domenica 22 giugno 2025. Le indagini, avviate dai Carabinieri e dalla Procura della Repubblica di Avezzano nell’immediatezza dei fatti, hanno permesso di appurare che subito dopo la mezzanotte, a Luco dei Marsi, nella centrale via Duca degli Abruzzi, nei pressi di un bar, tre uomini a bordo di una utilitaria di colore scuro, per futili motivi verosimilmente riconducibili ad una ritorsione per delle avances poste in essere da uno dei due fratelli nei confronti di una ragazza del posto, avevano esploso tre colpi di fucile caricato a pallini nei confronti di due fratelli di origine marocchina, che rimanevano seriamente feriti, venendo attinti con modalità potenzialmente letali.
Proseguono le indagini a 360 gradi, basate su testimonianze, sopralluoghi, repertamenti, perquisizioni personali e locali, sequestri di cose pertinenti al reato, individuazioni fotografiche, ha permesso di delineare il contributo di ognuno dei tre indagati nell’azione delittuosa, graduando, conseguentemente, la tipologia di misura cautelare applicata dal GIP: a colui che materialmente ha tirato il grilletto del fucile è stata applicato il provvedimento più afflittivo della custodia cautelare in carcere; al guidatore della vettura con cui i tre sono arrivati sul luogo della sparatoria e sono fuggiti è stata applicata la misura degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, mentre nei confronti del terzo uomo presente all’interno della vettura è stata disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza, con obbligo di permanere in casa nelle ore notturne e di presentarsi quotidianamente ai carabinieri competenti per territorio. Le indagini sono tutt’ora in corso e proseguiranno nei prossimi giorni con ulteriori accertamenti al fine di completare il quadro investigativo sinora emerso. Si darà il via all’accertamento tecnico sui cellulari degli accusati, a tal fine è stato nominato come Consulente tecnico d’ufficio il dottore Fabio Biasini. Tra i difensori degli accusati gli avvocati Leonardo e Luca Casciere.
Si evidenzia che i soggetti destinatari delle misure cautelari sono da ritenersi innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati nei loro confronti dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata.