Carsoli. E’ attesa per mercoledì dalle 10 alle 13 davanti al ministero delle infrastrutture e della mobilità la mobilitazione dei sindaci di Abruzzo e Lazio che ancora una volta vogliono dire no ai rincari autotostradali. Nei giorni scorsi il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, a capo del comitato di oltre 100 primi cittadini tra Abruzzo e Lazio ha ricevuto una telefonata dalla Questura di Roma che ha segnalato dei “problemi” relativi al rilascio dell’autorizzazione necessaria per la protesta davanti al ministero capitolino.
“I sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo impegnati nella lotta contro il “caro-pedaggi” e per la sicurezza della A24 – A25”, hanno spiegato dal movimenti dei sindaci, “nel constatare l’assordante silenzio del ministro e il mancato rispetto degli impegni assunti all’esito dell’incontro del 28 ottobre, confermano la manifestazione del 24 novembre nel piazzale antistante il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e invitano tutti i consiglieri regionali, i deputati e i senatori di Lazio e Abruzzo, ai quali già è stata inviata una nota scritta, a scendere in campo al loro fianco e a partecipare alla manifestazione”.
I sindaci, gli amministratori regionali, i rappresentanti delle associazioni dei comuni e i delegati degli autotrasportatori nei giorni scorsi si sono radunati a Carsoli e hanno deciso di tornare in piazza perché, dopo l’incontro con il ministro delle infrastrutture e della mobilità Enrico Giovannini al quale avevano chiesto di bloccare l’aumento del 34,5% dei pedaggi autostradali di A24 – A25 che dovrebbe scattare il primo gennaio 2022, non hanno ricevuto alcuna rassicurazione in merito nonostante i solleciti inviati.
“Nella telefonata dalla Questura di Roma, alla quale è stato inviato il preavviso della manifestazione, con la ci sono stati comunicati non meglio precisati problemi, per il rilascio dell’autorizzazione alla manifestazione nel piazzale del ministero”, hanno proseguito i primi cittadini, “al momento non sono pervenuti atti scritti di diniego e con i sindaci e gli amministratori proseguiremo la nostra battaglia”.