Avezzano. Si è appena chiusa la terza edizione della settimana mondiale della sicurezza sul lavoro, un’iniziativa sviluppatasi in tutto il mondo con l’obiettivo di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica su un tema così delicato e purtroppo non ancora troppo sentito in alcune zone del pianeta. La sicurezza nei luoghi di lavoro è un concetto che deve essere assorbito tanto dai datori di lavori, quindi dalle aziende, quanto dai lavoratori stessi che spesso non conoscono le garanzie minime di cui dovrebbero godere.
“Le morti sul lavoro, così dette morti bianche, stanno tornado ad aumentare”, ha commentato Ivan Di Natale, responsabile della Obiettivo Qualità Consulting leader nel settore della sicurezza nei luoghi di lavoro e medicina del lavoro, “meno di un mese fa si è assistito al caso dell’operaio morto ad Avezzano, un artigiano elettricista che ha perso la vita mentre stava lavorando in un’azienda di lavorazione di carni situata nella zona industriale cittadina. Un brutto caso di incidente mortale frutto di una caduta dall’alto causata dal cedimento di una parte di controsoffitto il cui crollo ha fatto perdere l’equilibrio all’operaio. E le cadute dall’alto continuano a rappresentare una della maggiori cause di incidenti gravi sui luoghi di lavoro, così come i comparti edile e manifatturiero, rappresentano secondo gli ultimi dati ufficiali forniti dall’Inail, i settori economici in cui in Italia si muore di più. Una piaga quindi che continua a perpetrarsi malgrado la legislazione sempre più specifica relativa alla sicurezza sul lavoro.
Si perché in Italia esiste una legge specifica, il decreto legislativo 81 del 2008, meglio noto come “Testo unico sulla sicurezza”. Una norma di riferimento che va a fornire strumenti chiari ed espliciti per la prevenzione di episodi legati a incidenti sul lavoro. Tale decreto legislativo del 9 aprile 2008 è stato successivamente revisionato, in data 27 maggio 2017, ed è andato ad assorbire le precedenti norme sul tema. Nel concreto il decreto legislativo 81 fornisce ad aziende, datori di lavori e lavoratori un elenco di obblighi e buoni comportamenti da mettere in pratica per prevenire e tutelare l’integrità fisica e psichica negli ambienti di lavoro. Il tutto a prescindere dal genere di azienda e dalla tipologia del contratto di lavoro.
Se questo è valido per tutti gli ambienti di lavoro, lo è ancor di più per quei settori che come abbiamo visto risultano essere più vulnerabili come per esempio i cantieri edili: non a caso sempre nella legge per la sicurezza sul lavoro si fa esplicito riferimento ai ponteggi, da sempre elementi a rischio nei cantieri. Il legislatore in questo caso si è spinto oltre entrando a gamba tesa sul tema e fornendo indicazioni su installazione, montaggio e smontaggio di questi ponteggi facendo una netta distinzione tra trabattelli (mobili) e quelli fissi. In sostanza una legge esiste e andrebbe rispettata per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro; un qualcosa che gioverebbe anche alle aziende stesse, le quali andrebbero a correre meno rischi e incapperebbero con minor frequenza in sanzioni e multe previste per chi non ottempera ai propri doveri in riferimento al rispetto delle norme sulla sicurezza. Fondamentale infine è il tema della sensibilizzazione, bisogna sempre pensare alle conseguenze che derivano dalla non osservanza di regole e prescrizioni, conseguenze che spesso, portano a non poter più tornare indietro nel tempo, ecco in questi casi bisogna fermarsi e capire quale sia la cosa giusta da fare”.