Avezzano. Si ritrovano a 50 anni dal diploma, grande festa per i “ragazzi” della maturità ’75: diploma d’oro.
“Ma il tempo, il tempo chi me lo rende? Chi mi dà indietro quelle stagioni?… cantava Guccini. Perché l’età che avanza non restituisce tutte le aspettative ed i sogni coltivati negli anni. Ma i ragazzi della quinta B dell’Istituto per geometri chissà se lo sospettavano in quell’estate del 1975, mentre erano impegnati a sostenere gli esami di maturità? Ora, il 6 luglio 2025, che ricordano il 50° anno dal diploma, forse ne sono più consapevoli.
Il ritrovarsi insieme dopo tanti anni ravviva, in qualche modo, lo sbiadirsi dei sogni e comprime l’inesorabile fluire del tempo. E di tempo ne è passato parecchio: 50 anni, appunto, ma sembra ieri. Perché la “maturità” è una delle pietre miliari della vita, è una svolta, uno slancio che ti proietta in strade inesplorate, un attimo che rimane immutato nel tempo. A partire da quel luglio del 1975, ognuno ha percorso le proprie traiettorie, inseguendo i
sogni giovanili, così come gli avvenimenti e le occasioni della vita gli hanno concesso. Oggi quei ragazzi sono tutti sulla soglia dei 70 anni, qualcuno l’ha forse già varcata, ma hanno ancora il desiderio di ritrovarsi insieme. Ancora calcano tutti la scena di questo mondo, tranne Sergio che “dorme sulla collina”, ma ne conservano il ricordo di quand’era giovane.
Al pranzo erano presenti, oltre ai 17 già diplomandi del ’75, anche due professori, che nonostante l’invidiabile età, conservano ancora la freschezza e la prontezza di mente di un tempo. Le ali del ricordo conducono alla figura del professore di topografia ing. Cesare Paris, considerato da tutti un tipo serioso, e alla cena dei 100 giorni. In quell’occasione prese una chitarra e cantò “la canzone di Marinella”, manifestando una sensibilità ed una gentilezza d’animo nascoste. Anche lui “dorme sulla collina”. Per doverosa analogia il pensiero va ai giovani maturandi di questo 2025 e per estensione ai maturandi di questo scorcio di 3° millennio, per i quali i sogni sono annichiliti dall’incertezza del futuro e dalla furiosa successione di eventi tragici. Auguriamo anche a
loro un mondo migliore e di poter realizzare i loro sogni. E allora il tempo chi me lo rende? Chi mi dà indietro quelle stagioni? I sogni! Perché i sogni comunque volano liberi e nessuno può tarpargli le ali, solo i sogni non hanno vincoli temporali, ma hanno la proprietà di percorrere il tempo in ogni direzione e possono portarti indietro a quando eri giovane, oppure proiettarti in un futuro immaginifico”.
Goffredo Tommasi
Nel pranzo conviviale tenutosi il 6 luglio nel ristorante Il Palentino di Cese erano presenti:
Professori
Ing Fernando Banini (prof. costruzioni)
Dott. Tarquini Pasquale (prof Estimo)
Diplomati Geom.
Antonelli Giovanni
Di Felice Roberto
Gemini Antonio
Iampieri Carmine
Manca Gianni
Marchi Giovanni
Martorelli Corrado
Pascucci Mario
Rampa Gianni
Ranalli Pasqualino
Salciccia Maurizio
Salustri Silvio
Sannito Pietro
Tolli Luigi
Tomasi Mario
Tommasi Goffredo
Tullio Roberto
Valletta Italo