Luco dei Marsi. Vengono sorpresi all’interno di una abitazione dove stavano perpetrando un furto: arrestati, a Luco dei Marsi, due cittadini extracomunitari. È accaduto nella mattinata odierna. Intorno alle ore 08,00 alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Avezzano perveniva una “segnalazione” con la quale venivano evidenziati “strani movimenti” nei pressi di una abitazione del centro abitato di Luco dei Marsi, precisamente in quella via della Fornace. L’operatore dirottava immediatamente sul posto, oltre al personale della locale Stazione, gli equipaggi dell’Aliquota Radiomobile e delle Stazioni di Gioia dei Marsi e di Ortucchio in quel momento in zona nell’ambito di uno dei tanti mirati servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto dell’immigrazione clandestina. La tempestività dell’intervento e la professionalità dimostrata dai militari operanti, ha sortito l’effetto di sorprendere gli autori del furto all’interno di una abitazione in quel momento incustodita. Infatti, una volta giunti sul posto ed effettuata, per prima cosa, la “cinturazione” dell’immobile, per precludere ogni eventuale tentativo di fuga, i militari si avvedevano di una effrazione prodotta ad una finestra del piano terra. Utilizzando proprio il varco prodotto dai malfattori, alcuni dei militari penetravano all’interno e potevano constatare che già l’appartamento era stato messo letteralmente a soqquadro. Inoltre, gli autori del furto avevano già provveduto ad “accantonare” in alcune buste in plastica vari oggetti, tra cui un televisore e diversi indumenti. Apparentemente, dei “ladri” non vi era traccia: solo una più accurata ispezione permetteva di individuarli nascosti sotto al letto matrimoniale, presupponendo che ciò bastasse per eludere i controlli dei militari. Ovviamente venivano bloccati e tratti in arresto: si tratta di due cittadini extracomunitari, A.E.F. di 27 anni e N.K. di 34 anni, già noti agli operanti, senza fissa dimora e non in regola per quanto riguarda la permanenza sul territorio nazionale. I due, conseguentemente, venivano associati presso la Casa Circondariale di Avezzano a disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Avezzano, Maurizio Cerrato, titolare del relativo procedimento penale.