Luco. Si consegna ai carabinieri il presunto accoltellatore di Luco, ma viene rilasciato, mentre scattano le ritorsioni e i danneggiamenti nei confronti del barista testimone dell’accaduto e che aveva raccontato come i due dominicani si fossero solo difesi dall’aggressione dei giovani luchesi. Nella notte, infatti, è stato preso di mira il bar “Movida” con alcune panchine spaccate, la porta forzata e il tentatovo di sfondare l’ingresso. Tutto ciò subito dopo che il titolare ha fornito una versione a favore dei due stranieri coinvolti. Il primo, Samir Hansel Escobar Zapete (25), è finito in ospedale con il volto massacrato e traumi in diversi parti del corpo. L’altro, Darkin Figheroe (19), il presunto accoltellatore, si è consegnato spontaneamente ai carabinieri, ma è stato rilasciato e sarebbe tornato a Castel Volturno (Caserta) dove lavora. La deposizione del barista, e quella di altri testimoni, parlerebbe di una rappresaglia contro i due dominicani che si sarebbero «soltanto difesi». Anche l’arma, secondo tale tesi, sarebbe stata in possesso del gruppo di italiani, e solo successivamente afferrata da uno dei due stranieri. I due stranieri sono difesi dall’avvocato Pasquale Motta. I carabinieri hanno consegnato un fascicolo alla Procura della Repubblica di Avezzano ieri mattina. nelle carte ci sarebbe l’esito delle indagini sulla rissa avvenuta in centro a notte fonda e che ha portato al ferimento di due persone. Ora si attende la decisione del sostituto Procuratore Guido Cocco, titolare dell’inchiesta. Per ora i carabinieri non hanno messo in atto alcun arresto mentre le condizioni del giovane luchese, Daniele Baldassarre, ferito con due fendenti all’addome, restano gravi e la prognosi ancora riservata. Il legale del giovane ferito, Davide Baldassarre, difende invece il suo assistito che si sarebbe trovato sul posto, tra i due gruppi, per puro caso, rimanendo ferito.