L’influenza “australiana” sta colpendo nelle ultime settimane molti italiani con sintomi come febbre alta, tosse, mal di testa, mal di gola, debolezza e dolori muscolari. La pandemia di Covid-19, l’influenza australiana e il conflitto in Ucraina stanno mettendo in difficoltà anche il settore farmaceutico. In questo quadro c’è un problema aggiuntivo: riuscire a trovare i medicinali di cui spesso si ha bisogno è diventato difficile.
Ce ne parla in questo articolo la farmacia Santa Caterina di Avezzano che ha riscontrato in prima persona le complicazioni di una situazione che si prospetta molto delicata.
Secondo l’ultimo bollettino dell’AIFA (Agenzia Italiana del farmaco) infatti, nel nostro paese, vi è la carenza di oltre 3 mila farmaci a causa di problemi produttivi e distributivi, elevata richiesta, discontinuità nelle forniture e ridotta disponibilità. A mancare non sono solo le materie prime per la realizzazione dei farmaci ma anche i materiali necessari per il confezionamento: le fialette, la pellicola di alluminio che chiude i blister, la plastica con gli alloggi per le pastiglie o altro materiale di packaging.
Difficile stimare esattamente quanto scarse potranno essere le forniture (anche perché ci sono differenze importanti da caso a caso, sia come prodotto sia come area territoriale) ma che il problema esista è purtroppo un dato di fatto.
Le istituzioni sanitarie sono già impegnate per sbloccare i nodi burocratici ed economici legati alla produzione e all’acquisto all’estero dei farmaci in carenza.
Ma cosa fare in caso di necessità di un farmaco che si fatica a trovare?
In generale, se un farmaco viene definito “mancante” significa che probabilmente non è reperibile in Italia, solitamente perché il soggetto autorizzato a metterlo in commercio non è in grado di assicurare una fornitura adeguata. Occorrerà quindi stabilire, insieme al proprio medico, se la terapia impostata potrà proseguire o se, viste le cause di forza maggiore, si debbano valutare prescrizioni diverse, indirizzandosi verso prodotti reperibili. Soprattutto per i prodotti sviluppati meno di recente, esistono spesso alternative sotto forma di farmaci generici che hanno lo stesso principio attivo dell’originale e quindi la stessa efficacia.
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