Avezzano. Parte il ciclo di incontri “La via della nonviolenza”. Avezzano si prepara ad accendere una piccola luce nel cuore dei venerdì d’autunno. Da stasera, 7 novembre, al 19 dicembre prenderà il via il ciclo di incontri online “La via della nonviolenza – operare la pace secondo i Vangeli”, un percorso in sette tappe pensato per imparare – e allenarsi – all’arte più difficile: costruire pace prendendo sul serio il Maestro che l’ha chiesta ai suoi discepoli, Gesù Cristo.
Saranno appuntamenti brevi e intensi: venti minuti, dalle 20.20 alle 20.40, per declinare sette verbi che fanno della nonviolenza un cammino concreto e non una semplice dichiarazione ideale. Ogni serata avrà un relatore diverso: religiosi e laici, ciascuno con un proprio stile e un proprio modo di raccontare cosa significa, oggi, essere operatori di pace dentro le ferite del mondo.
Il calendario:
venerdì 7 novembre – PREVENIRE (con Antonio Masci)
venerdì 14 novembre – INTERVENIRE (con suor Carla Venditti)
venerdì 21 novembre – RICONCILIARE (con Pietro Guida)
venerdì 28 novembre – RESISTERE (con don Antonio Allegritti)
venerdì 5 dicembre – DIFENDERE (con Abramo Frigioni)
venerdì 12 dicembre – COSTRUIRE (con Raffaella Persia)
venerdì 19 dicembre – VIVERE (con Lino Breda).
L’idea di fondo è semplice e radicale: la pace non è un sentimento romantico, ma un esercizio quotidiano. Non si improvvisa; si impara. E per imparare occorre ascoltare, confrontarsi, lasciarsi cambiare. “Imparate da me che sono mite e umile di cuore” (Mt 11,28): la frase scelta come guida del percorso dice che la nonviolenza cristiana non nasce da un’utopia, ma da una scuola. Una scuola esigente, fondata sulle scelte e sullo stile di Cristo.
Per partecipare agli incontri, che saranno trasmessi sulla piattaforma Zoom, è necessario inviare la propria iscrizione con nome, cognome, cellulare e indirizzo e-mail ai numeri:
348.0127021 – 340.4858588.
Sette verbi, sette volti, un’unica direzione: imparare la pace non come parola, ma come gesto. In un tempo che sembra riempirsi di muri e conflitti, anche venti minuti alla settimana possono trasformarsi in un seme. E i semi, quando trovano terra buona, non restano piccoli.








