Avezzano. Era accusato di violenza sessuale, rapina, sequestro di persona, lesioni e porto abusivo di armi e per questo è stato condannato alla pena di 6 anni di reclusione e 20 giorni di carcere dal giudice del Tribunale di Avezzano. Il pm, Guido Cocco, ne aveva chiesti 16 (ridotti a 10 per lo sconto grazie al giudizio abbreviato). Si tratta di Enriges Kavalli, albanese di 20 anni, che, mentre era ospite di una struttura residenziale psichiatrica della Marsica, era riuscito a procurarsi un coltello da cucina, minacciare due infermiere, sequestrarle ed abusare sessualmente di una di loro. Nell’ambito del giudizio abbreviato, richiesto dall’avvocato Gianluca Totani del foro dell’Aquila, era stata anche disposta una perizia psichiatrica che aveva ritenuto il giovane in grado di intendere e di volere.
L’avvocato ha reso noto la volontà di attendere le motivazioni della sentenza prima di decidere se procedere con l’appello. L’accusa aveva richiesto dieci anni e otto mesi di reclusione. Il 19enne di origine albanese era ospite nella struttura Crisalide dove stava scontando una misura di sicurezza. Il 24 ottobre è riuscito a procurarsi un coltello e a minacciare due infermiere, rapirne una e abusare di lei per tutta la notte. Il consulente della Procura ha concluso sostenendo che il giovane era capace di intendere di volere mentre commetteva gli abusi e che può partecipare al processo perché è lucido e integro. Le parti civili sono assistite dagli avvocati Pasquale Milo e Alessandra Spina.