Massa d’Albe. Sabato a Massa d’Albe, a partire dalle 9.30, la presentazione del sentiero Michele Tenore dell’Adonis distorta.
Il sentiero è dedicato a Michele Tenore, il più grande botanico italiano dell’Ottocento.
Alle 9.30 ci sarà il saluto introduttivo del sindaco Nicola Blasetti e gli interventi del Gruppo escursionisti del Velino e del Cai di Avezzano.
Poi, ancora, tanti ospiti che illustreranno le specie vegetali presenti in zona e le esplorazioni delle montagne avvenute due secoli fa.
Alle 13 ci sarà l’inaugurazione del sentiero e l’escursione verso Fonte Canale.
Il nuovo sentiero non può non rientrare nel nuovo ciclo di pubblicazioni di Marsicalive.it e Abruzzolive.it, che raccontano i luoghi e le esperienze da vivere in Abruzzo, in collaborazione con il nuovo sito www.marsica.it, realizzato insieme al Gal Marsica. (Clicca qui per seguire la nuova pagina Facebook).
Il “Sentiero Michele Tenore dell’Adonis distorta”, nel territorio del Comune di Massa d’Albe, del Parco Regionale Sirente Velino e della Riserva Naturale Orientata Monte Velino, utilizza la sentieristica ufficiale del Parco e della Riserva (sentieri E1, 7 e 1). Il Sentiero congiunge l’abitato di Corona con le vette del Monte Cafornia e del Monte Velino, attraverso Fonte Canale e Costa Cafornia, seguendo il percorso utilizzato dal grande botanico Michele Tenore durante la prima esplorazione botanica del Velino da lui compiuta il 10/07/1829, impiegando ben sedici ore tra salita e discesa da Massa d’Albe.
L’itinerario ha una lunghezza totale di circa 9 km ed un dislivello positivo di circa 1600 m.
Il Sentiero ha lo scopo di aumentare la consapevolezza degli escursionisti sulla grande importanza storica e scientifica di questo itinerario, che ha offerto la possibilità di avviare il processo di conoscenza della flora appenninica di alta quota ben due secoli fa. Michele Tenore, insieme a Ernesto Mauri e Antonio Orsini (suoi collaboratori), durante quella memorabile escursione, riportò per la prima volta al mondo scientifico la presenza sul Velino di specie vegetali endemiche e di grande importanza, prima fra tutte l’Adonis distorta, endemismo ristretto ai soli Appennini Centrali, diffusa esclusivamente in piccole aree di alta quota (tra 1900 e 2600 m di altitudine) solo su Velino, Sirente, Gran Sasso d’Italia, Majella e Sibillini ed oggi strettamente protetta anche a livello europeo dalla Direttiva UE Habitat.