Avezzano. E’ illegittima la chiusura degli ospedali di Tagliacozzo e Pescina. A stabilirlo è stato il Tribunale regionale amministrativo che ha dato ragione ai Comuni e annullato, di fatto, il provvedimento del Commissario regionale alla Sanità, Gianni Chiodi. Ieri hanno ufficializzato un altro ricorso per i tagli sanciti all’ospedale di Avezzano anche i partiti di opposizione. Il Tar (vedi sentenza per Tagliacozzo e Pescina) ha confermato che l’organo commissariale non aveva il potere di trasformare il Presidio Ospedaliero di Tagliacozzo in un poliambulatorio: tale è, in buona sostanza, il cosiddetto presidio territoriale di assistenza. I provvedimenti commissariali si sono proposti di conseguire un risparmio di spesa procedendo ad un taglio verticale dei posti letti, senza che il Commissario ad acta avesse il relativo potere di decidere tale taglio, né di ridurre lo standard di pl deciso dalle leggi regionali 6/2007 e 5/2008 e dallo stesso Piano di rientro, completamente stravolto e non attuato dal Programma operativo 2010. L’ospedale di Tagliacozzo poteva essere trasformato, al massimo, in un “Ospedale del territorio” con conservazione di tutti i reparti fondamentali,di un vero e proprio Pronto soccorso (e non di un mero “Punto di primo Intervento”), e di posti letto per gli acuti, e comunque non era legittimo eliminare in modo radicale tutti i posti letto. «La cosa che più critichiamo», ha affermato l’avvocato Herbert Simone, «è il fatto che la disattivazione degli ospedali è stata sancita senza considerare in alcun modo le caratteristiche geografiche e climatiche del territorio, la rete della viabilità e dei i trasporti, né il reale bacino di utenza. E’ folle», ha aggiunto il legale, «pensare che gli abitanti della Marsica occidentale, soprattutto d’inverno, così come quelli della Marsica orientale, debbano essere costretti a recarsi ad Avezzano o all’Aquila per le cure ospedaliere». Gli avvocati per Tagliacozzo erano Herbert Simone e Luca Motta e per Pescina Pasquale Milo e Fausto Corti. Intanto è stato presentato un ricorso al Tar anche contro il decreto regionale “taglia ospedali” firmato ad aprile dal commissario alla Sanità, Gianni Chiodi. A darne l’annuncio in una conferenza stampa in Comune c’erano ieri pomeriggio i consiglieri regionali Daniela Stati (Fli) e Gino Milano (Api) e i consiglieri comunali di Rinnovamento e Partecipazione Roberto Verdecchia, Vincenzo Paciotti, e di Futuro e Libertà Gino Di Cicco, Vincenzo Patrizi e Fabio Bisegna, oltre ai coordinatori dei due partiti, Lorenzo Fracassi e Vincenzo Ridolfi, e quello dell’Udc, Fabio Di Battista. I quattro partiti lo avevano annunciato da giorni, non si erano fidati delle promesse di Chiodi che, messo alle strette dal senatore Filippo Piccone, si era detto disposto ad annullare il decreto incriminato, il numero 15 del 14 aprile, secondo cui i reparti per le cure complesse unici dovranno stare solo all’Aquila, mentre nella Marsica resteranno solo quelli per le cure semplici. La richiesta di modifica del decreto, come sottolineato da Piccone, «è stata presentata a Chiodi non nelle vesti di rappresentante del territorio, ma come coordinatore del Pdl, che sostiene il presidente della Regione». Si era trattato, in sostanza, quasi di una imposizione. Il provvedimento di modifica dovrebbe essere portato a termine entro la prossima settimana. Nel frattempo, però, sulla scorta di quanto accaduto per gli ospedali di Casoli e Guardiagrele e ora di Tagliacozzo e Pescina, per i quali il Tar ha disposto la riapertura, i partiti di opposizione fanno un passo avanti preparando il ricorso che sarà consegnato nelle prossime ore. Una sorta di paracadute se l’impegno di Chiodi fosse disatteso. Il vice presidente del Consiglio regionale, Giovanni d’Amico, dopo aver ascoltato le dichiarazioni del commissario Gianni Chiodi sull’emergenza sanità, ha inviato un lettera al sindaco di Avezzano, Antonio Floris, perché si convochi una riunione urgente con i sindaci del territorio al fine di definire iniziative adeguate a salvaguardare le specialità e la qualità dei servizi sanitari nell’ospedale della città. «Chiodi ha chiarito che non ci saranno ripensamenti sulla delibera 15 del 2011», ha precisato D’Amico, «mi sembra ormai evidente quali siano le reali intenzioni sull’ospedale di Avezzano e quanto siano demagogiche le dichiarazioni del senatore Filippo Piccone. Solo un impegno unitario degli enti locali può contrastare una tale decisione e difendere le specialità dell’ospedale».