
“All’udienza presso il Tar Abruzzo la Prefettura, nel costituirsi, ribadiva l’illegittimità del comportamento del Comune che non solo non provvedeva alla giusta rimozione del consigliere Paciotti sostituendolo con la Cipollone, ma addirittura si costituiva in giudizio. A questo punto, in attesa della sentenza del Tar che avverrà all’udienza del 25 luglio, che riteniamo ristabilirà la verità dei fatti il Comune di Avezzano, invece di adempiere evitando inutili e costosi giudizi amministrativi continua a mantenere e difendere, di fatto, la scomoda posizione di chi si è posizionato al terzo posto della lista Innovazione tenendo così fuori chi si è posizionato al secondo posto (Annalisa Cipollone) e ciò in assoluto spregio delle regole democratiche e della volontà popolare. In merito agli squallidi pettegolezzi messi in giro ad arte in questi giorni”, continua Cipllone, “e che vedrebbero collegata la lista Innovazione per Avezzano a questo o quel personaggio, si evidenza come questa amministrazione abbia iniziato il proprio percorso grazie esclusivamente alle liste civiche e che sono state “tradite” per far spazio a coloro che si sono candidati ferocemente contro l’attuale sindaco e che continuano a saltare il fosso per schierarsi al suo fianco….forse per un piatto di lenticchie…oppure semplicemente per rimanere a galla..o non si sa bene perché…”
“Degli scontri avuti all’interno del GAL, nel Cam, nelle aule di giustizia, delle querele fatte o minacciate non rimante traccia. Tutto sacrificato per “interessi politici”. Quello che si chiede è la presa d’atto del fallimento dell’operazione rinnovamento ad Avezzano e che vede soltanto un triste cambio di casacca ed un triste ritorno agli anni passati altro che le parole del sindaco …la maggioranza rimane maggioranza e la minoranza rimarrà minoranza…. Chiedo, quindi”, conclude, “al presidente del consiglio ed a tutto il consiglio comunale il rispetto della volontà popolare che ha visto inequivocabilmente prevalere Annlisa Cipollone su Franceso Paciotti per oltre 100 voti. Almeno questo….”