Avezzano. D’Alfonso convoca i sindaci e si fa garante del diritto alla sicurezza per tutti i ragazzi delle scuole e per tutti i cittadini. In una sala Piervincenzo Gioia eccezionalmente stracolma di persone, si è tenuto questo pomeriggio un incontro finalizzato ad una ricognizione della consistenza infrastrutturale viaria, dei bacini imbriferi, nonché dell’edilizia scolastica e religiosa. L’incontro è stato convocato dal Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso.
“Il drammatico evento del 24 agosto scorso che ha colpito in maniera così dolorosa e sconvolgente i centri del reatino e dell’ascolano”, ha detto D’Alfonso, “ha riportato alla nostra memoria ricordi altrettanto dolorosi, apparentemente appena sopiti, legati alle perdite di vite umane e alla distruzione dei territori a seguito del terremoto del 2009”. “Questa ennesima tragedia ci impone di riflettere e di assumere decisioni immediate al fine di scongiurare il ripetersi di lutti, prima di tutto, e di crolli di edifici pubblici, atteso che la classificazione sismica del territorio regionale pone la pericolosità ai massimi livelli”.
“Dobbiamo assicurare ai nostri ragazzi di frequentare scuole in sicurezza e ai nostri cittadini il diritto alla vita; ad ognuno di curarsi in strutture sanitarie resistenti e sicure”. “Sembrerebbe un progetto ambizioso per lo stato delle cose, ma tutto ciò dovrebbe rappresentare la normalità”. “Il terremoto del 24 agosto ha investito, seppure in modo non distruttivo, anche comuni prevalentemente delle province di Teramo e dell’Aquila e questo richiama ciascuno di noi alla responsabilità nei riguardi della vulnerabilità sismica del territorio abruzzese e conseguentemente delle infrastrutture”. “Strade, ponti, gallerie, ferrovie, dighe, scuole, chiese, musei e uffici pubblici a tutti i livelli devono possedere le migliori condizioni di sicurezza statiche, anche al verificarsi di un evento sismico di forte intensità”.
Alla riunione hanno partecipato, oltre al vice presidente della Regione, Giovanni Lolli e al sottosegretario alla presidenza della Regione, con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, gli assessori Dino Pepe, Andrea Gerosolimo, i consiglieri regionali Pierpaolo Pietrucci, Maurizio Di Nicola, Lorenzo Berardinetti, la direttrice generale della Regione, Cristina Gerardis, i sindaci dei comuni abruzzesi e i presidenti di provincia. Erano presenti anche rappresentanti di Prefettura dell’Aquila, Enel, Anas, Rete Ferroviaria Italiana, Autostrade per l’Italia, Autostrada dei Parchi, Ordine degli ingegneri, ordine degli architetti, ordine dei geologi, Associazione costruttori, Ministero Berni culturali, collegio dei geometri, Ufficio scolastico regionale, Asl abruzzesi.
“Occorre prima possibile effettuare una ricognizione precisa e puntuale delle infrastrutture e degli immobili la cui proprietà ricade in capo agli enti pubblici e privati che richiedono interventi di consolidamento statico e strutturale”. Nel corso della riunione, il direttore del dipartimento Lavori Pubblici e Protezione Civile, Emilio Primavera, ha reso noti i dati relativi all’emergenza sisma che riguardano la Regione Abruzzo. Con provvedimento adottao il 30 agosto scorso, la Regione Abruzzo ha istituito il COR -Centro Operativo Regionale- quale struttura di raccordo tra la DICOMAC e i Centri Operativi Comunali per gli aspetti relativi al censimento dei danni, verifiche di agibilità, soccorso e assistenza alla popolazione, gestione volontariato, raccordo con gli enti locali. Contestualmente, i comuni interessati dal sisma del 24 agosto, le amministrazioni provinciali dell’Aquila e di Teramo, le prefetture e tutti i Comuni delle altre province che hanno attivato il COC a seguito del sisma, sono state invitate a segnalare eventuali danni su edifici scolastici, edifici strategici e religiosi.
Sono pervenute 131 verifiche speditive sulle scuole da parte dei tecnici comunali alla data del 7 settembre scorso, e 68 segnalazioni di danni su edifici scolastici con conseguente richiesta di sopralluogo da parte del COR alla DICOMAC. Alla data del 06 settembre scorso, sono stati effettuati dal consorzio RELUIS n. 28 sopralluoghi su edifici per un totale di 53 corpi di fabbrica visionati di cui si è verificata l’agibilità, per conto della Dicomac, dai quali sono risultati i seguenti esiti: 39 corpi di fabbrica esiti A (agibile); 9 corpi di fabbrica esiti B (agibile con provvedimenti, quindi temporaneamente inagibile fino all’esecuzione degli interventi prescritti); 1 corpi di fabbrica esito C (parzialmente inagibile); 4 corpi di fabbrica esiti E (inagibile) corrispondenti a quattro edifici della provincia di Teramo (ITC ?Pascal? ed ex Istituto COMI). Sono stati programmati ulteriori 40 altri sopralluoghi dei quali ancora non si conosce l’esito; 109 verifiche speditive da parte dei tecnici comunali sugli edifici di culto (di cui 40 chiese per la provincia dell’Aquila; 4 chiese per la provincia di Pescara; 65 chiese per la provincia di Teramo). Le relative segnalazioni sono state trasmesse alla Dicomac che attraverso il MIBAC provvederà a fare i rilievi di agibilità con propri tecnici specializzati, ivi compresa l’immediata messa in sicurezza.
Sono state acquisite 51 segnalazioni di danni per edifici strategici (sedi comunali, uffici pubblici) di cui: 15 edifici per la provincia dell’Aquila; 6 edifici per la provincia di Pescara; 28 edifici per la provincia di Teramo; 2 edifici per la provincia di Chieti. 1.551 le segnalazioni di danni su edifici privati. Nella giornata di 6 settembre scorso è stato attivato il software di gestione delle segnalazione dei danni presso il comune di Montereale, per il quale sono partiti i primi sopralluoghi. Le persone evacuate sono 103 di cui 69 a Montorio al Vomano, 31 a Valle Castellana e 3 a Cermignano più tre nuclei a Rocca Santa Maria. A seguito di richieste dei Comuni sono state montate 4 tensostrutture a Montereale e 73 tende per il ricovero della popolazione di cui: 33 per la provincia dell’Aquila (Montereale, Campotosto, Capitignano); 40 per la provincia di Teramo (Rocca Santa Maria, Valle Castellana) che potranno ospitare fino a 675 persone così ripartite: 533 per la provincia dell’Aquila (Montereale, Campotosto, Capitignano); 142 per la provincia di Teramo (Rocca Santa Maria, Valle Castellana). La Regione Abruzzo gestisce 2 campi di accoglienza nel comune di Accumoli (RI): Campo Grisciano con 102 assistiti in 28 tende e 60 volontari; Campo Fonte del Campo con 31 assistiti in 6 tende e 26 volontari.