La storia che si intreccia con i riti, le tradizioni popolari, gli oggetti e i gioielli che un tempo adornavano le donne e gli uomini che hanno attraversato la terra dei Marsi ma anche dell’Abruzzo tutto. Disegni, immagini, studiati spesso grazie alla collaborazione della Soprintendenza dei Beni Culturali e della storica ricercatrice di documentazione etno-antropologica per il territorio abruzzese e molisano, Adriana Gandolfi.
Non si ferma il lavoro del maestro orafo Giuliano Montaldi che ogni giorno realizza pezzi unici, artigianalmente, utilizzando oro, argento, brillantini e altre pietre preziose, anche in base alle richieste dei suoi clienti, sempre alla ricerca di pezzi esclusivi, che attraversano la storia di una regione che ha regalato al nostro Paese, storie e tradizioni immortali, che si tramandano di generazione e generazione anche grazie ad artigiani come Montaldi.
E così, tra un gioiello e un altro, spuntano anche leggende che raccontano di superstizioni, miti e riti che si legano a un patrominio culturale che si cala per sempre in qualcosa che in questo modo diventa tangibile, che per sempre custodirà la preziosità di una storia che sì, si può leggere sui libri di ricercatori locali ma che difficilmente entra nelle scuole.
Nei gioielli che raccontano il patrimonio culturale dell’Abruzzo spuntano così guerrieri, serpenti, chimere, scudi. Oggetti che raccontano le vicende di genti valorose che hanno resistito ai conquistatori, che hanno trasformato la resilienza in riscatto e che orgogliosi portano il nome della propria terra anche in giro per il mondo come emigranti.
E anche se il dibattito tra gli antropologi su simboli e territori è ancora vivo, uno dei più ricercati disegni per gioielli ma anche per arredi, è la chimera, che il maestro Montaldi racconta così:
Figura della mitologia greca, dal significato magico e propiziatorio, raffigurante un quadrupede a testa d’uccello, con una seconda testa sulla coda.
Materiale proveniente da rinvenimenti archeologici effettuati nell’area della Marsica, attesta che nel VII secolo avanti Cristo, gli abitanti del territorio del Fucino amavano decorare i propri dischi-corazza anche con quetso genere di soggetti-simbolo.
L’ostentazione di queste primitive corazze era in stretto rapporto con il rango sociale di appartenenza, oltre che con l’effettiva funzione militare del possessore.
Dalla passione per le fonti e la storia locale, nascono i gioielli realizzati nel laboratorio bottega di via Corradini ad Avezzano, dal maestro Montaldi. Oggetti e preziosi che oggi vengono venduti anche in altri punti della regione, grazie alla collezione I Love Abruzzo, che racchiude tutti i simboli d’Abruzzo.
Dalla presentosa, al rosone, al guerriero di Capestrano, all’Abbraccio, al Gran Sasso, fino alla serie delle Rocche, arricchita finora con Rocca Calascio e Roccascalegna.
I punti vendita in Abruzzo
Gioielleria Cappelli (Te)
Gioielleria Leo Francia (Te)
Gioielleria Pallini & figli Penna S. Andrea (Te)
Gioielleria Costantini Giulianova (Te)
Cristina Gioielli Francavilla al Mare (Ch)
La Bottega dell’Oro Giuliano T. (Ch)
Karina SRL (Pe)
Museo “Fondazione Genti d’abruzzo” (Pe)
Punto vendita Montaldi Pescasseroli (Aq)
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L’e commerce sul sito
Tutti i gioielli della collezione I Love Abruzzo sono disponibili anche on line. Sul sito si possono trovare tutti i ciondoli, i bracciali e gli altri gioielli, corredati da una descrizione, dai prezzi e con tutti gli sconti del momento.
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