Luco dei Marsi. “I verbali delle delibere sono redatti a norma di legge, come pure a norma, con qualche rallentamento fisiologico per il periodo, sono i tempi di pubblicazione, perché gli Uffici lavorano a pieno ritmo, con spirito di abnegazione e serietà, e fanno fronte anche alla mole di lavoro in più derivata dai guasti prodotti dall’attuale minoranza nei cinque anni di non-governo e di danni che hanno quasi portato l’Ente al dissesto, e che oggi noi ci troviamo a dover fronteggiare e sanare”. É lapidario l’intervento della sindaca Marivera De Rosa circa le accuse di “omissioni e superficialità” mosse dal gruppo di minoranza in consiglio “Luco futura”. “La stessa minoranza che ha dato luogo all’ennesimo atto di un teatrino penoso, imputando alla mia Amministrazione omissioni e scarsa trasparenza e tentando, ancora, di creare ombre inesistenti con il nulla”, prosegue in affondo la Sindaca.
“Oggi il Comune è tornato ad essere una casa di vetro, trasparente e aperta. Riguardo alla trasparenza, invece, i cittadini ancora attendono di sapere che fine abbia fatto il documento relativo alle magagne legate alla questione del fotovoltaico, che attirò l’attenzione delle Procure d’Italia, e che ha caricato sulle loro tasche pure i costi dello smaltimento di quell’impianto, documento misteriosamente sparito. Il gruppo capeggiato da Domenico Palma si conferma sempre più confuso e incapace, ma ci auguriamo che i rappresentanti di “Luco futura” entrino nell’ordine di idee che essere amministratori, anche nella minoranza in Consiglio, significa lavorare per la comunità, “fare”: non cercare di “buttarla in caciara” per alimentare sospetti e divisioni sparando pubblicamente due corbellerie.
Al riguardo, è sconcertante che malgrado la preoccupazione – espressa a mezzo stampa – che non fosse verbalizzato quanto di loro interesse, non abbiano fatto che una breve apparizione in sede di consiglio: anziché provvedere a chiedere eventuale integrazione, e dovrebbero sapere che la lettura del verbale precedente serve proprio a quello, se ne sono andati. Peccato, perché avrebbero potuto ascoltare anche gli altri ottimi risultati esposti nel corso della seduta. Nessuno pretende approfondite analisi da persone che, in cinque anni di amministrazione, riguardo al Bilancio non sono riusciti a capire la differenza tra Cassa e Competenza, ma già se partecipassero ai lavori del Consiglio sarebbe un buon inizio, almeno per rispetto dei cittadini che li hanno votati”.