Tagliacozzo. Si è spento ieri, 2 luglio, Aurelio Martello, 88 anni, uno degli ultimi grandi invalidi di guerra nella città di Tagliacozzo. Questa mattina, si sono celebrati i funerali, seguiti da un’immensa folla che ha raccolto il dolore della moglie Maddalena e dei tre figli Maria, Renzo e Giancarlo. Il tragico evento che ha condizionato l’intera vita dell’uomo è accaduto durante la sua adolescenza, in circostanze civili: Aurelio era solito giocare in località della Torretta e tragicamente un giorno fu colpito dall’esplosione di un ordigno militare che gli provocò la cecità, la perdita di una mano e anche problemi all’udito.
Accolto dapprima in diversi ospedali della zona, in seguito, Aurelio fu riconosciuto come grande invalido, status che solitamente viene certificato ai militari mutilati durante la guerra. Con affetto, lo ricordano proprio i militari che negli anni si sono susseguiti per accompagnarlo nello svolgimento del suo servizio. Tra questi il giornalista Pietro Guida, l’ex presidente della Provincia Antonio Del Corvo e lo stesso sindaco Vincenzo Giovagnorio che lo ha ricordato con un commuovente post nei social:
“Ieri è terminata la cara esistenza terrena di Aurelio Martello, un maestro di vita, un uomo saggio che ha edificato la mia esistenza per quasi un anno di frequentazione e successivamente il ricordo dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti mi ha accompagnato in tante occasioni tristi e felici”, racconta nel post il primo cittadino, ho avuto la provvidenziale fortuna di assistere Aurelio ogni giorno, dall’ottobre del 1997 al giugno del 1998 e questa preziosa e bella frequentazione mi ha reso interiormente una persona migliore. Ricorderò per sempre questo uomo buono e colto: di una cultura antica e di una raffinatezza che ormai non esiste più… con il rimpianto di non averlo potuto salutare un’ultima volta così come mi aveva avvertito il nipote Aurelio Martello lo scorso venerdì. Apri di nuovo i tuoi occhi, caro Aurelio, alla luce radiosa del Paradiso, tu che sapevi emozionarti ancora nel ricordare il candore della neve o i colori della primavera; tu che sapevi apprezzare nelle piccole e semplici cose la grandezza del Creato, tu che alla vita, alla tua Famiglia, al prossimo, hai dato tanto e con grande inestimabile sacrificio, ora godi della salute eterna e dell’affetto degli Angeli, così come noi seguiteremo a ricordarti, a stimarti e a volerti bene su questa terra”. @RaffaeleCastiglioneMorelli