Avezzano. “Gli avvocati del Foro di Avezzano, atteso il delicato momento sociale durante il quale per la “ pandemia “ è ostacola la partecipazione anche alle cerimonie funebri, vogliono così ricordare l’Avv. Ferdinando Margutti, esempio di professionalità, onestà, dignità per tutta la categoria. Ha insegnato a tutti in particolare la “ passione “ con cui affrontare lo studio e la preparazione di un processo, la partecipazione alle udienze, la difesa dell’assistito”. Questo il cordoglio degli avvocati del Foro di Avezzano. “E’ stato un pilastro del Tribunale di Avezzano, nonché delle “ vecchie “ Preture: Pescina, Tagliacozzo, Celano, Civitella Roveto, dove ancora echeggiano i suoi interventi nello svolgimento con impegno ed assoluta dedizione della professione. Tutti i suoi colleghi lo portano come “ esempio “ da imitare, richiamando i suoi suggerimenti, le sue scelte professionali, i suoi percorsi giuridici. E’ stato uno di quegli Avvocati che hanno fatto la storia del Foro, che da oggi sarà orfano dell’importante sostegno rappresentato dalla sua figura professionale, sempre a disposizione per battaglie da combattere. Tutti gli volevano bene e lo rispettavano. Di fronte alla sua immagine dobbiamo tutti fermarci a riflettere in rispettoso silenzio, che possiamo permetterci di rompere solo per dire:“ Grazie Nando !”.
Messaggio di cordoglio per la scomparsa dell’Avv. Margutti anche dall’ex sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis.”Con profondo dolore apprendo la notizia della scomparsa dell’amico e maestro Avv. Ferdinando Margutti. Ho avuto modo di frequentare il suo studio da ragazzo nei primi anni ‘90, le sue lezioni di politica e di vita sono ancora impresse nella mia mente. Uomo di grande cultura, di rare qualità morali ed etiche e fortemente ancorato alla sua ideologia Cattolica-liberale che”, sottolinea Gabriele De Angelis ,” ha difeso contro tutto e tutti così come ha sempre rappresentato al meglio la sua terra, la Marsica di cui era profondamente legato. Un uomo che ricorderò per sempre, un uomo di altri tempi. Ciao Nando”, conclude Gabriele De Angelis .