Avezzano. La titolare di un negozio di Avezzano era stata sanzionata di 30mila euro perché scambiata per dipendente, lei però fa ricorso e il tribunale accoglie il suo ricorso. La donna era stata trovata nel suo negozio dall’ispettorato del Lavoro e scambiata per una dipendente abusiva. Alla fine però fa ricorso e riesce a dimostrare che quella somma all’Agenzia dell’entrate non era dovuta perché lei non era un’impiegata del suo negozio.
I fatti hanno inizio al 2015 quando un’ispezione dell’Inps a un’agenzia di viaggi della città trova quel giorno l’amministratrice dell’attività all’interno del negozio. Così scatta la maxi sanzione per ripagare tutti i contributi arretrati mai versati. Infatti secondo l’Ispettorato, basta la presenza sul posto di lavoro, all’interno dell’esercizio commerciale, per dimostrare di essere un dipendente.
“È questo”, ha affermato il legale della malcapitata commerciante, l’avvocato Rosita Di Lorenzo, “l’orientamento giurisprudenziale ancora in voga seppure molto vecchio. Noi siamo riusciti a dimostrare però che le cose non stanno così”. Erano cominciati ad arrivare avvisi di addebito come fossero pioggia e allora la commerciante ha deciso di reagire e di impugnare queste richieste. Gli addebiti venivano messi a ruolo e quindi interveniva l’Agenzia delle entrate per la riscossione con dei pignoramenti. Il giudice del tribunale di Avezzano, Stanislao Antonio Fiduccia, ha accolto la tesi della difesa secondo cui la prova che viene rivestita la duplice veste deve essere una rigorosa, e non basta la semplice presenza sul posto di lavoro.
“Questa situazione”, conclude il legale, “ha creato dei danni alla commerciante e alla sua attività perché, anche se gli avvisi di addebito erano stati sospesi, l’Agenzia delle entrate riscossione ha comunque proseguito illegittimamente dei pignoramenti. Venne fatto”, precisa il legale, “un discorso di forma e non di sostanza, arrivando di fatto a fare cassa ma ma mettendo in difficoltà tanti commercianti che ora possono impegnare queste sensazioni alla luce della sentenza del giudice di Avezzano”.
Sono molti i casi di amministratori trovati all’interno del negozio e sanzionati pesantemente. Proprio nel 2015 fu fatto un controllo a tappeto ad Avezzano in questo ambito. Numerosi anche gli amministratori di attività trovati all’interno di negozi o esercizi commerciali che andarono incontro alle sanzioni previste dal caso. Molti di loro decisero di sanare la loro posizione pagando le relative multe. Altri impegnarono le sanzioni.