Avezzano. “Molti concittadini avezzanesi mi contattano di continuo per capire come doversi comportare dinanzi agli avvisi di recupero delle sanzioni relative all’anno 2019 per via del T red di via XX Settembre, attivato dalla amministrazione De Angelis negli anni 2018/2019 e di seguito sospeso dall’amministrazione Di Pangrazio con un taglio della previsione di entrata di circa un milione e mezzo di euro”.
Lo scrive in una nota Alfredo Mascigrande, consigliere comunale di opposizione di “Noi con l’Italia”, che continua: “Premesso che condivido a pieno la decisione della sospensione di uno strumento assai discusso e discutibile che, a ragione, è apparso alla collettività più come una operazione di cassa che di reale controllo della viabilità, a tutela della sicurezza stradale e dei cittadini va, tuttavia, fatta chiarezza sugli effetti correnti di questa vicenda”.
“In una nota stampa del 27 maggio 2022 l’attuale assessore di competenza, Roberto Verdecchia”, continua Mascigrande, “aveva invitato la Polizia locale a ‘sospendere le procedure per il recupero delle sanzioni relative al T Red’, con l’impegno di ‘avviare verifiche’ e invitando i cittadini a ‘non tenere conto degli avvisi di pagamento, per un certo periodo di tempo’. Ma da quanto mi risulta le sanzioni relative al 2019 e di mancato pagamento continuano, purtroppo, ad arrivare ed i cittadini non sanno come regolarsi. La domanda è: ‘esiste un atto amministrativo che possa legittimare tale sospensione? E quali sanzioni vanno obbligatoriamente pagate e quali no?’. La questione è prettamente tecnico giuridica e non di facile comprensione a chiunque e, pertanto, sarebbe opportuno un chiarimento per evitare, quantomeno, che i cittadini debbano subire una ulteriore disagio economico in caso di ritardi e/o iscrizione al ruolo. Disagio che, visto il momento di rincari, sarebbe tutto da scongiurare. Nessuna polemica sterile, ma sul tema possono esserci divisioni e tutti noi consiglieri abbiamo la responsabilità di fornire risposte chiare e concrete ai cittadini circa gli strumenti effettivamente disponibili a loro tutela, così da mettere la parola fine a questo grottesco incubo”.
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