Canistro. Il Tar ha bocciato il bando della Regione Abruzzo per l’individuazione del soggetto a cui assegnare la concessione per lo sfruttamento delle acque minerali “Fonte S. Antonio-Sponga” in quanto mancante di un piano di tutela ambientale.
“Il ricorso presentato dal Comune di Canistro adducendo presunte irregolarità nella formulazione del bando è stato accettato. La gara era stata affidata all’impresa Sorgente Santa Croce Spa del gruppo Colella”, hanno spiegato dall’azienda, “tale decisione, nella quale viene stigmatizzato l’operato della Regione, sarà impugnata nelle opportune sedi giudiziarie amministrative dalla Società che, da tempo, sta portando avanti un articolato piano di riorganizzazione aziendale con ingenti impegni economici e di tutela dei lavoratori, con la preoccupazione per l’aspetto della continuità aziendale e per i risvolti sui livelli occupazionali stessi. La società ha chiesto, tramite associazione imprenditoriale, di convocare un urgentissimo tavolo con la Regione Abruzzo ed i Sindacati per trovare una soluzione in attesa che la Giustizia faccia il suo iter previsto. L’azienda Santa Croce resta fiduciosa nel buon senso delle Istituzioni locali al fine di trovare una soluzione transitoria che permetta la continuità aziendale nel pieno rispetto degli impegni già assunti con i lavoratori, i clienti ed i fornitori”.