Avezzano. Una vicenda su cui ci sono diverse verità, o meglio, diverse bugie. Il primario dell’Aquila Renato Galzio in una lettera afferma che il provvedimento di chiusura di neurochirurgia di Avezzano è provvisorio, scaturito solo da una carenza di personale, ma in una dichiarazione alla stampa, al contrario, auspica che “venga applicata la legge” e cioè in sostanza chiudano “ciò che si deve chiudere” in base alla legge che prevede una Neurochirurgia ogni 600mila abitanti. Allo stesso tempo anche il manager Rinaldo Tordera, che nei mesi scorsi aveva annunciato nuove assunzione per potenziare il reparto avezzanese finendo invece per chiuderlo, prende adesso di nuovo un’altra posizione e parla di provvedimento provvisorio, fino a ferragosto.
Ora il mondo politico marsicano sta facendo sentire la sua voce e ha chiesto chiarimenti su una vicenda che di chiaro, fino a oggi, ha ben poco. Intanto è venuta alla luce una situazione di rischio per i pazienti marsicani che hanno a disposizione una Unità di urgenza ictus (Stroke unit) ma senza un neurochirurgo a disposizione. Il sindaco di Avezzano, Gianni di Pangrazio, che ieri ha incontrato il direttore generale della Asl Rinaldo Tordera, è stato categorico sostenendo che questo non è possibile. Anche altri sindaci dei comuni marsicani e il consigliere regionale Emilio Iampieri, in un secondo incontro, hanno ascoltato la posizione del manager che ha chiarito come il provvedimento di chiusura sia provvisorio, annunciando la riapertura già ad agosto.
Il sindaco Gianni Di Pangrazio e il manager Asl, Rinaldo Tordera, come richiesto dal primo cittadino, si sono incontrati a Palazzo di Città per discutere della questione di Neurochirurgia. “Non ci dovrà essere alcuna chiusura definitiva del reparto di Neurochirurgia – tuona il sindaco – si tratta di una sospensione temporanea a tutela della sicurezza in merito all’osservanza dei turni da parte dei due medici presenti attualmente e che presto dovranno essere affiancati da un’ ulteriore unità, come ci ha confermato Tordera. Le dichiarazioni e il provvedimento del dottor Renato Galzio sono estremamente fuori luogo; è assurdo che non sia stato coinvolto né il Comitato ristretto dei sindaci né il sottoscritto, come autorità sanitaria locale – continua – non è assolutamente di competenza di Galzio entrare nelle strategie di indirizzo della sanità provinciale. Il suo atteggiamento risulta essere discriminatorio nei confronti dei neurochirurghi di Avezzano, che pur lavorando in carenza di personale, hanno fin ad ora garantito un ottimo servizio; nonché, rappresenta una grave mancanza verso i cittadini dell’intera Marsica che si vedono privati di un’unità operativa indispensabile su un bacino vasto come il nostro. Nel Piano operativo sanitario è previsto che ad Avezzano sia presente un’unità di neurochirurgia con quattro posti letto e tre neurochirurghi. Galzio non vada oltre i limiti del suo ruolo; non voglio pensare che abbia un atteggiamento anti-marsicano, visto che, proprio lui, già nel 2011 con un suo provvedimento, sospese l’attività di Neurochirurgia ad Avezzano. Pretendiamo una soluzione in tempi brevissimi. La chiusura del reparto di neurochirurgia ad Avezzano, tra l’altro, costituisce un doppio danno perché è inconciliabile la presenza di una Stroke Unit senza neurochirurgo. In pratica avremmo una Stroke Unit virtuale che agisce in gravi condizioni di rischio. Non accenneremo neanche un passo indietro – esclama Di Pangrazio – In ogni riunione fatta, i servizi di emergenza-urgenza sono stati al centro delle attenzioni di tutte le amministrazioni comunali della Marsica e dovranno essere assolutamente funzionali. Con tutti i sindaci della Marsica, in questo periodo di temporanea chiusura, manterremo alta l’attenzione e già il prossimo 21 luglio incontreremo l’assessore alla sanità Silvio Paolucci e insieme al direttore generale della Asl, alle organizzazioni sindacali discuteremo del Piano sanitario regionale ed in particolare degli effetti che produrrà sul nostro territorio, ribadendo con forza la necessità di tutelare le sue eccellenze. Nel piano di riordino al vaglio del Ministero della Salute è prevista la presenza dell’unità semplice di Neurochirurgia e seguiremo minuziosamente l’iter per scongiurare tagli che non corrispondono in alcun modo con le reali istanze dei nostri cittadini”.
Il consigliere regionale di Forza Italia, Emilio Iampieri, nell’incontro con il manager della Asl, ha ottenuto la rassicurazione che “Emodinamica ad Avezzano tornerà in tempi rapidi alla piena operatività e che la chiusura di neurochirurgia sarà solo temporanea e non definitiva come da alcuni scelleratamente auspicato. “Il manager”, afferma Iampieri, “a tal proposito, ci ha invece confermato di aver già predisposto l’assunzione del personale medico necessario a riaprire nel minor tempo possibile il reparto di neurochirurgia ad Avezzano, probabilmente, già prima di ferragosto”.
All’incontro che si è tenuto in una sala del municipio di Avezzano, hanno partecipato, oltre a Tordera, il consigliere provinciale Gianluca Alfonsi, i sindaci di diversi Comuni della Marsica, tra cui San Benedetto del Tronto, Luco dei Marsi, Cappadocia, Villavallelonga, Castellafiume e Trasacco, l’ex sindaco di Tagliacozzo Maurizio Di Marco Testa e il coordinatore comunale di Forza Italia Maurizio Bianchini. Il consigliere provinciale Gianluca Alfonsi ha fatto presente al manager che “non si tratta di miope campanilismo ma che l’orografia stessa della marsica rende necessaria la piena funzionalità dei reparti ‘salvavita’ come neurochirurgia, laddove è assolutamente impossibile raggiungere l’ospedale dell’Aquila in trenta minuti, facendo l’esempio dei paesi della marsica est da lui rappresentati, in cui anche la viabilità è insoddisfacente”. Argomenti che hanno trovato il manager pienamente d’accordo. “Sono molto soddisfatto dell’incontro avuto con il dottor Tordera, che ringrazio per la disponibilità e la concretezza dimostrata con gli impegni assunti alla presenza dei nostri sindaci perché – ha sottolineato Iampieri – spazzano via dichiarazioni di altri, che riteniamo estemporanee, gravi e del tutto fuori luogo. In ogni caso – conclude Iampieri – noi non ci lasceremo intimidire dai baroni della medicina, che sembrano più interessati a salvaguardare le loro legittime carriere al diritto alla salute di tutti i cittadini e non abbasseremo di certo la guardia, tenendo alta l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica su tale situazione”.
Per il partito democratico di Avezzano, “il reparto di Neurochirurgia di Avezzano serve una popolazione di circa 140 mila abitanti distribuiti in una vasta area. La sua presenza, in tale vasta area, permette di avere una chance di sopravvivenza soprattutto nei casi di ictus, dove ogni secondo guadagnato per arrivare in Ospedale fa la differenza. Quanti sono i neurochirurghi ad Avezzano? Solo 2. Era evidente a tutti che l’organico era insufficiente e di conseguenza c’era stata una conferma di potenziare questa struttura con altri due medici. L’iter e` stato avviato e come al solito in Italia le carte non finiscono mai. Il Reparto dell’Aquila invece conta otto neurochirurghi per coprire una popolazione cittadina di circa 70 mila abitanti. Inoltre mentre si aspettano le due reclute ad Avezzano, a L’Aquila l’ottavo medico e` stato assunto appena una settimana fa. Ora per essere conformi alla legge emessa dal Ministro della Sanità, si predispone la chiusura del reparto di Avezzano e si trasferiscono i medici superstiti nel capoluogo. L’Aquila (70 mila abitanti contro Marsica con 140 mila abitanti) vince 10 medici a 0 medici. Un Manager che gestisce una ASL così importante come quella di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, ci si aspetta sia un profondo conoscitore della problematiche, e che decida ed operi per il bene della popolazione. Le ultime decisioni sembrano però essere prese solo sulla base di mera burocrazia. Non c’e` copertura h24 con doppia reperibilità` contemporanea in entrambe le sedi, quindi si chiude una delle due. Se bisogna solo affidarsi a questo mero calcolo algebrico basta un commercialista o un post stagista assunto come co.co.co. a gestire la Sanità. Ma la Salute pubblica e` un diritto costituzionale sancito dall’Art. 32 e chi e` preposto a gestirla deve tenerne conto ed averlo ben presente come guida. Nonostante la continua attività propositiva del Sindaco di Avezzano e dell’adunata dei Sindaci della Marsica il nostro territorio rischia di non aver più un Servizio Sanitario di primaria importanza. Il Pd di Avezzano promuoverà una interpellanza in Regione ed al Governo Centrale per far capire che se le cose non cambieranno allora la Marsica non avrà alcun interesse a rimanere in una Regione così gestita”.