Avezzano. La manifestazione del Pd, che stamattina ha protestato in sit-in di fronte all’Ospedale di Avezzano, ha denunciato a gran voce la grave situazione in cui verte la sanità marsicana, che a più di un anno di distanza dall’inizio di questa pandemia da Covid-19 ancora non solo non ne vede la fine, ma è costretta a combattere il virus con mezzi inadeguati. E la sanità regionale con le sue carenze è il principale movente che vede ormai l’imposizione della zona rossa, con tutte le conseguenze a livello economico e sociale che questa comporta.
“La zona rossa nella Marsica, che è arrivata come un fulmine a ciel sereno, è riconducibile chiaramente a delle responsabilità politiche nette”, dichiara al sit-in il segretario provinciale Francesco Piacente, “è da un anno che la pandemia affligge il paese e questo territorio più di altri, è da un anno che chiediamo cose precise per la sanità territoriale e per questo ospedale, è da un anno che non abbiamo risposte”. E la colpa, prosegue Piacente, è imputabile a lor dire al mancato adempimento di tutte le “promesse che la regione Abruzzo ha sciorinato in questi mesi che non sono state rispettate”.
“Indignazione” è la parola chiave di questa manifestazione in cui vengono denunciate tutte le “stucchevoli cerimonie” fatte per visibilità dagli esponenti regionali. “Vendendo per buoni posti letto, innovazioni, rafforzamenti che non ci sono. L’ospedale di Avezzano è in grandissima difficoltà e la sanità territoriale è in gravissima difficoltà” dichiara sempre Piacente che poi ha ricordato tutte le varie “caporetto” della situazione, come la macchina Menarini e la macchina Panther e ha chiesto a gran voce trasparenza sulla situazione e sui dati.
Nella protesta è intervenuta anche l’Onorevole Stefania Pezzopane che ha espresso vicinanza a tutti i malati e alle loro famiglie, esprimendo cordoglio anche per le vittime della pandemia. Pezzopane ha dichiarato che c’è bisogno di azioni “necessarie” per evitare di scivolare ulteriormente su questa china. Non parole, ma fatti, quello che chiede l’Onorevole Pezzopane, che ha poi dichiarato: “riteniamo che gli sforzi che pure sono stati fatti non hanno sempre avuto qui nella nostra regione e nel nostro territorio le azioni conseguenti, è un anno che siamo in questa situazione drammatica ma i provvedimenti che prende il presidente della regione sono provvedimenti estemporanei spesso non suffragati da dati e documentazioni”. Anche l’onorevole Pezzopane chiede poi la ratio dietro questa decisione della zona rossa, sottolineando poi anche lei la mancanza di trasparenza sui dati e sull’indice rt.
Si è chiesto a gran voce chiarezza anche sulla campagna vaccinale e sulle strategie che si intendono mettere in atto per aiutare un’economia già afflitta e sanguinante ora ulteriormente attaccata da questa zona rossa. Chiedendo alla regione chiarezza e aiuto in questa complicata situazione.
“Il partito democratico è vicino alle famiglie e a chiunque là dentro e tra i medici di base sta dedicando tutto il suo impegno e la sua forza alla cura dei malati”, conclude l’onorevole Pezzopane, ricordando il grande ed eroico sforzo e disagio del personale medico e sanitario, “stanno salvando vite, ma se manca l’organizzazione e la regione fa queste cose con il passo del gambero allora è chiaro che noi continueremo così”.
Anche la consigliere comunale Lorenza Panei ha sottolineato l’importanza della campagna vaccinale: “i centri che sono stati messi in piedi funzionano” dichiara, ma bisogna avere un’organizzazione più decisa ed efficiente, al modello di altri paesi come il Regno unito e gli Stati uniti, che vaccinano 24 ore al giorno. Questo è la preghiera che Panei rivolge a Marsilio, non di concentrarsi sul “taglio dei nastri” ma di dare alla regione personale adeguato. Altrimenti è una “presa in giro e una beffa, per questo territorio e soprattutto per quelle attività che domani ha deciso di chiudere” conclude amara la consigliera.
Anche Anna Paolini, segretaria del Pd di Avezzano, è intervenuta in chiusura ribadendo la necessità di “pianificazione”. “Oggi, dopo un anno, non è più possibile parlare di emergenza”, siamo di fronte a gravi carenze che ormai fanno parlare di “non-tutela del diritto alla salute” secondo la segretaria. Non solo per la cittadinanza, ma anche per gli addetti ai lavori, ci sono reali problemi nella sanità e ormai devono essere affrontati con decisione non è più possibile rimandare.
Si levano dunque violente voci di protesta contro la Regione e i vertici della Asl che vengono richiamati al loro dovere dagli esponenti del Pd a nome di tutta la cittadinanza regionale.