L’Aquila. Si attendeva da più di due anni la nomina del direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e finalmente l’iter si è concluso con la designazione del colonnello Luciano Sammarone, comandante del reparto carabinieri della biodiversità di Castel di Sangro e da sempre impegnato per la tutela dell’ambiente e delle aree protette, al quale spetta l’onore della guida tecnica di uno dei parchi più antichi e più importanti d’Italia e dell’intera Europa. Per il presidente, bisogna attendere il vaglio delle commissioni ambiente di Camera e Senato, ma l’accordo con la Regione Abruzzo e la Regione Molise c’è già sul nome di Giovanni Cannata, già rettore dell’Università degli Studi del Molise per diversi anni.
“Da tempo e su più tavoli, abbiamo chiesto che si procedesse in modo celere alle nomine di presidenti e direttori dei Parchi Nazionali abruzzesi e di altre Regioni italiane”, spiega Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia, “privare gli enti di vertici forti e soprattutto competenti, vuol dire fare i conti con i rischi che questo comporta in termini di gestione e di indirizzo programmatico, in particolare in rapporto a sfide ancora aperte. La scelta per il Parco d’Abruzzo Lazio e Molise è ricaduta su figure che vantano grande esperienza e curricola di rispetto”.
Nel Parco le problematiche da risolvere sono molteplici e complesse e sono state evidenziate anche nel report sulle aree protette realizzato dal WWF insieme con il Parco e i volontari presenti nel territorio, prima fra tutte la tutela di una sottospecie unica al mondo come l’Orso bruno marsicano, che implica e coinvolge tematiche che vanno dalla gestione dei possibili conflitti con le attività umane e dei danni, alla convivenza con gli orsi confidenti, alla comunicazione di buone pratiche. Molte altre sono le sfide aperte, quali la tutela delle foreste vetuste, sito Unesco da valorizzare, la gestione dei pascoli, la definizione di forme di turismo e di fruizione del territorio che non compromettano gli elevati valori ecosistemici del Parco stesso, la preparazione dell’importante avvenimento del centenario del Parco.
“Ringraziando gli uffici, il personale, i servizi che in questi mesi hanno supplito alla mancanza delle figure di vertice”, conclude Caserta, “il WWF augura buon lavoro al nuovo direttore e al nuovo presidente. Il mondo del volontariato e le Associazioni ambientaliste possono essere un grande alleato per le aree protette lavorando per la creazione di una cultura ambientale diffusa, che meglio renda la percezione dei parchi anche rispetto all’aspetto vincolistico che questi comportano; si rinnova, pertanto, la disponibilità alla collaborazione per il raggiungimento dei comuni obiettivi di tutela”.