L’Aquila. Innovazione, sostenibilità ambientale, qualità dei processi, genuinità dei prodotti, crescita. Un filo comune unisce i punti di forza con i quali il Polo Agire, il consorzio delle piccole medie e imprese dell’agroalimentare d’Abruzzo, si è presentato ai visitatori e agli utenti del Salone dei prodotti tipici dei Parchi d’Italia in corso all’Aquila. Durante gli incontri svolti presso lo stand, e in particolare ieri in occasione del seminario marchio collettivo “Qualità Controllata della Regione Abruzzo”, i rappresentanti del Polo (le cui aziende attualmente coprono il 70% del fatturato dell’agroalimentare regionale) hanno illustrato i risultati raggiunti in pochi mesi semplicemente condividendo gli strumenti e unendo le forze.
Tra gli obiettivi conseguiti da Agire in tema di rapporto con l’ambiente, rientra anche il servizio di certificazione delle aziende ecosostenibili attivato da alcuni mesi in favore dei propri soci. Il servizio, gratuito, ha raccolto finora numerose adesioni (in pochi mesi già una decina le imprese certificate), soprattutto da parte di quelle piccole realtà che, altrimenti, avrebbero dovuto sobbarcarsi da sole il costo totale dell’intervento.
«Alle imprese – afferma il presidente del Polo Agire, Salvatore Di Paolo – offriamo assistenza per l’adeguamento e lo sviluppo di politiche della qualità. Un servizio particolarmente importante sia perché è accessibile anche ai piccoli imprenditori, che altrimenti sarebbero tagliati fuori, sia perché oggi un’azienda che voglia stare sul mercato, non solo a livello locale, non può prescindere da questa esigenza».
«Un nostro consulente – spiega l’amministratore delegato di Agire, Donato De Falcis – si occupa dell’adeguamento della struttura e dei passaggi necessari ad ottenere non solo la certificazione di qualità ma anche altre certificazioni specifiche del settore agroalimentare. Il costo è completamente a carico di Agire fino ad un importo di tremila euro. Per la quota in eccesso, c’è la possibilità di usufruire di convenzioni a tariffe vantaggiose».