Avezzano. Salta la tavola rotonda sulla mobilità alternativa e i commercianti insorgono: per due gocce d’acqua non si è fatto niente. Si continua a discutere in città sulla pista ciclabile che attraversa il centro e congiunge le principali piazze. Il comitato dei commercianti, coordinato da Gianni Napoleone, è intervenuto di nuovo alla luce della mancata discussione sulla mobilità prevista per venerdì scorso. “Venerdì 21 si doveva tenere in piazza Risorgimento una tavola rotonda sul diritto alla mobilità alternativa”, ha commentato Napoleone, “come diceva la locandina pubblicata dovevano partecipare il sindaco, assessori, progettisti della ciclabile, comitati vari pro bici e tutti gli amanti delle due ruote. Ma sono bastate due gocce di pioggia e ribadisco veramente due – alle 18 eravamo lì anche noi e già non pioveva più – che tutto è svanito. Degli amministratori, della mobilità sostenibile e soprattutto degli amanti della bicicletta nemmeno l’ombra.
Ma io mi domando e dico: non dovevano essere i cittadini di Avezzano, città dove, come ripeto sempre, fa freddo 10 mesi l’anno e gli altri due piove, ad abituarsi ad andare in bici anche con il freddo e la pioggia come nelle più evolute e importanti città del Nord? Comunque quando fa freddo spariscono tutti, rimane solo il deserto dentro la pedonalizzazione e il traffico caotico nelle aree circostanti, tutti vanno via ma le pedonalizzazioni e le ciclabili rimangono sempre lì immobili con le loro negatività. Sperando che questo faccia riflettere un pò gli amministratori, visto che la realtà delle cose rimane comunque sotto gli occhi di tutti. Infatti anche se è stata come sempre una estate piovosa, non si può negare che nei pochissimi giorni di bel tempo, l’utilizzo di questo budello è riservato a pochissime (quasi zero) persone.
Per non discutere poi sui tanti particolari di questa realizzazione, cordolo delimitativo troppo alto e per nulla visibile,pedoni incuranti che invadono più o meno distratti, automobilisti altrettanto distratti che rimangono incastrati sui cordoli, decine e decine di volte al giorno compresa l’autoambulanza, (le telecamere del Gran Caffè ne sono testimoni) centinaia di attraversamenti particolarmente pericolosi ma di fondo resta il fatto che in città, in determinate ore il traffico è completamente paralizzato e chi è costretto a vivere in zona e’ costretto a respirare gas di scarico delle vetture che per percorrere pochi metri impiegano un tempo enormemente dilatato,tutto questo anche per rispondere a qualche assessore che come al solito su Facebook ci offende chiamandoci questa volta“ignoranti” perchè secondo lui avremmo detto che la pista ciclabile inquina, noi non abbiamo mai detto che la pista ciclabile inquina, ma abbiamo sempre detto e lo ripetiamo che inquina il traffico creato dagli ingorghi causati dalla pedonalizzazione e la mancanza di posti auto che costringe gli automobilisti a percorrere più spazi per trovare parcheggi. Quindi caro assessore è molto importante leggere bene quello che uno scrive e anche quando lo si legge bene bisogna anche capirlo”.