Avezzano. Nuovo caso sul ritorno in città di un cittadino dominicano, già destinatario di un provvedimento di espulsione nel marzo scorso. A sollevare la questione è Nello Simonelli, consigliere comunale di Avezzano e responsabile regionale di Nazione futura, che annuncia l’invio di una lettera di richiesta di chiarimenti alla Prefettura, alla Questura e al Ministero dell’interno.
“È inaccettabile che un soggetto oltremodo noto per comportamenti molesti e disturbanti, già espulso e rimpatriato nel sollievo della cittadinanza, oggi torni liberamente a circolare per le strade di Avezzano”, afferma Simonelli, “Chi ha autorizzato o permesso questa presenza? Chi deve rispondere di questo pasticcio istituzionale? Non i cittadini, spero”.
Il consigliere chiede di sapere se il rimpatrio sia stato solo formale, senza un effettivo allontanamento, o se l’uomo sia rientrato illegalmente nel territorio nazionale, evidenziando la gravità della situazione.
“La cittadinanza ha diritto di sapere se questa persona sia stata rimpatriata solo sulla carta, con decreto mai davvero eseguito, o se, dopo l’effettivo rimpatrio, sia riuscito a rientrare nel territorio nazionale grazie ad una falla nei controlli. Entrambi i casi configurano un fallimento nella prevenzione e difesa della comunità”.
Simonelli individua quattro ipotesi da verificare, tutte fondamentali per comprendere cosa sia accaduto:
- Espulsione formale senza rimpatrio effettivo;
- Rientro illegale dopo l’espulsione;
- Errore o omissione nel divieto di reingresso;
- Decisione giudiziaria o amministrativa che ne consenta il ritorno.
“Quale di questi scenari si è verificato ad Avezzano?”, chiede il consigliere, “i cittadini meritano una risposta chiara e puntuale da parte delle Istituzioni. È impensabile che in una città già alle prese con tristi fenomeni si debba anche assistere al ritorno indisturbato di chi era stato allontanato proprio per tutelare la sicurezza pubblica”.
Simonelli ricorda di essersi già occupato della vicenda nei mesi scorsi, quando l’espulsione era stata accolta con sollievo dalla comunità.
“Non possiamo permettere che l’espulsione si trasformi in una farsa mediatica. Lo Stato deve far valere le sue decisioni. Invito tutti i cittadini e i rappresentanti istituzionali ad unirsi a questa richiesta di trasparenza. I cittadini non possono essere lasciati soli”.