Avezzano. Sulla situazione della sanità marsicana, in grande difficoltà nonostante l’arrivo della terza ondata sia alle porte, interviene il presidente della Regione che invia una lettera al manager della Asl1, Roberto Testa, evidenziando l’immobilismo e le problematiche che riguardano il territorio.
La missiva, dai toni molto duri, è stata inviata anche al direttore del dipartimento Salute Claudio d’Amario, e al sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio. Infatti la situazione all’ospedale di Avezzano e nella Marsica più in generale è in grande difficoltà.
I ritardi. La nuova terapia intensiva ad Avezzano non è ancora pronta e la consegna dei posti di sub intensivi previsti per il mese scorso è saltata. La Regione chiede spiegazioni sui ritardi e invita il manager della Asl ad accelerare i tempi. Il presidente della Regione, inoltre, più di una settimana fa aveva anche dato l’ok all’istanza del manager Roberto Testa per l’arrivo delle strutture prefabbricate della protezione civile, ma si tratta di una richiesta oramai tardiva alla luce della terza ondata in atto.
Il manager Roberto Testa, però, ha chiesto solo ora l’arrivo di strutture prefabbricate. Marsilio si domanda come mai in precedenza aveva scartato tale ipotesi. Chiede quindi spiegazioni sui ritardi. Eppure, in un primo momento il direttore generale aveva ritenuta “superata l’ipotesi dell’installazione di moduli prefabbricati”.
Il caso prefabbricati. Delle due opzioni, però (quella delle nuove terapie intensiva e sub intensiva da un lato e quella dei moduli prefabbricati), finora nessuna si è concretizzata e ora la paura è che possa ripetersi quello che è accaduto 6 mesi fa ad Avezzano, con persone nelle ambulanze e sulle barelle a causa dei posti letto insufficienti. Sulla questione, con una dura nota di risposta al manager e inviata per conoscenza anche al sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, il presidente della Regione, oltre a dare l’ok alla all’istanza che ritiene però tardiva, chiede delucidazioni sull’operato del direttore Testa.
Cosa è cambiato. Sei mesi fa i sindaci, Gianni Di Pangrazio in testa, avevano accusato duramente il manager di ritardi e immobilismo. Da allora le cose da un punto di vista strutturale organizzativo non sono cambiate. Quello che è cambiato sono il numero di contagi per ora più contenuto rispetto ad allora. Stavolta però a sollecitare l’attività del manager è il presidente della Regione in persona che a novembre, quando i sindaci, con quello di Avezzano in testa lo attaccavano, aveva dato al dirigente il beneficio del dubbio. Adesso le cose sono cambiate. Le opere vanno a rilento e anche i vaccini nella Marsica sembra viaggino più lentamente rispetto all’Aquila.
Le lettere. Negli ultimi mesi c’è stato uno scambio di note tra il primo cittadino, che il 5 gennaio aveva chiesto l’arrivo dei moduli, e il direttore Testa, che il giorno dopo aveva risposto ritenendo superata l’ipotesi dei moduli prefabbricati perché avrebbe richiesto “lavori di adeguamento e tempi molto lunghi”. Non si era venuti quindi a capo di nulla. Ora interviene Marsilio secondo cui dovevano essere percorse entrambe le strade e non doveva essere scartata quella dei prefabbricati.
“Come se in una situazione di tale emergenza”, afferma Marsilio, “si potesse scegliere una soluzione ed escluderne un’altra”. Ma adesso i moduli non ci sono e la Rete covid non è ancora pronta.
Il presidente Marsilio non usa mezzi termini e parla di
“confusione gestionale, contraddittorietà amministrativa e inadeguatezza operativa nella realizzazione degli interventi necessari, segnatamente con riguardo alla tempistica da rispettare per fronteggiare la terza ondata”.
Secondo Marsilio,
“la tempistica con cui si sta procedendo alla realizzazione della rete covid è ampiamente inadeguata rispetto all’attuale contesto emergenziale. Evitando imbarazzanti raffronti con i livelli di efficienza dimostrati dai direttori generali delle altre Asl”, conclude Marsilio, “ancora ad oggi, gli interventi previsti non risultano conclusi”.
“Il buon senso e la doverosa diligenza, senza la necessità di difficili profezie”, ha sottolineato Marsilio, “avrebbero dovuto condurre a dotare il Presidio marsicano delle necessarie postazioni di terapia attraverso l’adozione di entrambe le soluzioni, quella provvisoria modulare offerta dalla protezione civile, finora esclusa, e contemporaneamente quella di cui al Piano Rete Covid, allo stato in evidente ritardo, infatti non sono tra loro soluzioni incompatibili”.
Il governatore Marsilio ha annunciato ulteriori verifiche sull’operato della Asl e del manager sulla vicenda covid:
“Da ultimo, non si comprende il nesso, espresso nell’ incipit della Sua che si riscontra, tra la fornitura e posa in opera della struttura modulare e le risorse messe a disposizione dal Commissario governativo, atteso che le medesime saranno serventi alle opere che saranno realizzate.
Tanto premesso e precisato, pur ritenendo che nessuna autorizzazione debba essere accordata, si esprime il favore per l’adozione di questa e di ogni altra misura utile a consentire la dovuta offerta sanitaria.
La presente contribuirà, con altre comunicazioni, alla valutazione di un quadro complessivo del Suo operato per l’espressione di successive superiori valutazioni.
Con l’invito a spendere (meglio) tempo ed energie, si chiede di evitare repliche alla presente, limitandosi a dare comunicazione dell’avvenuta realizzazione delle opere descritte”.