Avezzano. Rissa in centro tra stranieri ad Avezzano, giovane marocchino preso a bottigliate da un connazionale. Simonelli: anni fa fui io stesso vittima di un’aggressione simile. Adesso basta.
“È trascorsa una settimana dall’ultimo Consiglio comunale, durante il quale ho presentato un’interpellanza per sapere cosa si stia concretamente facendo in tema di sicurezza urbana. A oggi, purtroppo, nessuna risposta. Solo accuse sterili e stucchevoli di “propaganda”, che non spostano di un millimetro il cuore del problema: la sicurezza dei cittadini di Avezzano”. Ha dichiarato Nello Simonelli.
“Nel frattempo, in pieno centro città, in via Corradini — un tempo cuore dello “struscio” avezzanese — un giovane marocchino è stato aggredito a bottigliate da un connazionale. Un episodio gravissimo, che si aggiunge a molti altri accaduti in quello che era il salotto buono della città e che oggi, purtroppo, non riconosciamo più.
Non parlo per sentito dire: anni fa fui io stesso vittima di un’aggressione simile, da parte di uno straniero ubriaco, mentre tornavo semplicemente a casa. Ecco perché so bene che può accadere a chiunque.
La mia interpellanza non era un gesto di propaganda politica, ma un atto di responsabilità verso la comunità. Chiedere di rafforzare la collaborazione con la vigilanza privata, di mappare le aree più sensibili e di intensificare la presenza delle forze dell’ordine non è polemica: è buon senso e amore per la città.
Non accetterò mai la narrazione del “succede anche altrove”. A me non interessa cosa accade a Milano o a Napoli: io sono un amministratore di Avezzano, e il mio dovere è occuparmi di Avezzano. Minimizzare questi episodi significa trasmettere un messaggio di disimpegno e mancanza di rispetto verso l’intelligenza dei cittadini e verso chi crede in una città ordinata, sicura e vivibile.
La sicurezza non appartiene a una parte politica: è un valore civico, un diritto di tutti e un dovere per chi governa. Chi amministra ha il compito di agire, non di giustificare. Io continuerò, con serietà e schiena dritta, a chiedere risposte e a difendere Avezzano. Se qualcuno lo definisce “propaganda”, pazienza. Io lo chiamo senso del dovere”.








