Avezzano. Il project financing per il restyling di corso della Libertà e la realizzazione dei parcheggi di piazza Matteotti e piazza Martiri di Capistrello preoccupa gli esponenti del gruppo consigliare Rinnovamento e partecipazione. “Prendiamo atto dell’esigenza di snellire il traffico e di rivitalizzare il centro storico di Avezzano e, quindi, della effettiva necessità di individuare delle aree attrezzate di sosta e di rendere attrattivo il centro e contestualmente della carenza di risorse pubbliche necessarie per la realizzazione delle opere pubbliche, ma tutt’altra cosa è sottoscrivere una convenzione con la A.J. Mobilità società a r.l. con esiguo capitale sociale, appena 110mila euro interamente versati, che oltre al progetto dell’architetto Paolo Luccioni che potrebbe anche essere interessante, non dà le dovute garanzie, anzi la realizzazione e la gestione dello stesso ci sembra alquanto speculativa, lucrosa e dannosa per l’Amministrazione di Avezzano con inevitabili ricadute negative sociali ed economiche sia per i dipendenti, sette ausiliari del traffico che transiterebbero alle dipendente della suddetta società, sia degli utenti ai quali non si garantirebbero né il costo né la qualità del servizio offerto”, hanno precisato i consiglieri Roberto Verdecchia e Vincenzo Paciotti, “a tutt’oggi non ci è dato modo di conoscere se la convenzione è frutto di una proposta unilaterale della Soc. concessionaria, A.J. Mobilità per l’appunto, o se è dovuta ad un accordo tra il concedente, Comune di Avezzano, e il suddetto concessionario, se fosse vera questa seconda ipotesi siamo costretti ad evidenziare per l’ennesima volta le carenze programmatiche della nostra amministrazione pidiellina. Non ci è dato modo di analizzare dettagliatamente la convenzione, visto che presenta molti parti bianche alias omissis ed è priva del piano economico finanziario, ma ciò non ci impedisce di formalizzare dubbi, perplessità e criticità riscontrabili palesemente. Dapprima le esigue garanzie prestate dalla Società A.J. Mobilità a r.l., il cui capitale sociale a fronte di un progetto di 7 mln di euro è di soli 110 mila euro, pari al 10% per la realizzazione dell’opera e di soli 500 mila euro l’anno per tutta la durata della gestione, 27 anni, per danni riconducibili a loro responsabilità. Vantaggi economici per la nostra amministrazione? Non ne vediamo, visto che la concessionaria verserebbe alle casse comunali 200 mila euro l’anno, dal momento che l’opera verrebbe realizzata e collaudata, compresi di i.v.a., tosap e tia (ex tarsu), ergo presumibilmente diventerebbero poco più di 120 mila; di contro il Comune di Avezzano dovrebbe garantire al concessionario un piano traffico e adeguata segnaletica che convoglierebbe i veicoli verso i parcheggi, la concessione della gestione di 1.500 posti auto a pagamento all’interno del quadrilatero e di 500 posti auto, sempre a pagamento, all’esterno del quadrilatero in una presunta area ritenuta appetibile dal concessionario con possibilità di un incremento del 10% senza che il comune possa vantare alcun diritto a partire dal momento della sottoscrizione della convenzione, la piena disponibilità della polizia locale ad elevare contravvenzioni agli automobilisti ed a garantire un servizio di rimozione forzata dietro loro segnalazione, la possibilità di costruire edifici multipiani, sopra i parcheggi interrati di piazza Matteotti e piazza Martiri di Capistrello, adibiti ad uso commerciale, residenziale e direzionale, nonché di box auto, all’interno dei parcheggi interrati, di cui il concessionario diventerebbe esclusivo proprietario, oltretutto non ci è dato modo di verificare il progetto degli edifici e quindi di valutarne, se non altro, l’impatto ambientale che potrebbero avere con la città, il comune si impegna, inoltre a versare nelle casse della Soc. A.J. Mobilità, sempre dal momento della stipula della convenzione il 35% delle contravvenzioni elevate dalla Polizia Locale, condizione questa che potrebbe creare squilibri al bilancio comunale visto che al momento dell’elevazione della multa non si ha certezza del buon esito dell’incasso”, hanno continuato i consiglieri di Rinnovamento e partecipazione, “maggiore riflessione, se non altro dal punto di vista morale, meriterebbe il passaggio dei 7 ausiliari del traffico alle dipendenze della suddetta società, visto che già subirebbero il contraccolpo di trasferirsi da un ente pubblico ad un privato con esigua solidità, ed inoltre non abbiamo certezza della continuità del trattamento economico e dei benefici salariali e sociali maturati dagli ausiliari, non vorremmo trovarci con altre 7 famiglie, ed è proprio il caso di dirlo, in mezzo alla strada. Che la suddetta concessionaria non abbia forse la giusta solidità per garantirci il buon esito della realizzazione dell’opera e della relativa gestione si evince anche dalle innumerevoli possibilità di rivedere, a loro esclusivo vantaggio, il piano economico finanziario e la durata della concessione qualora sopraggiungessero inevitabili complicazioni nella realizzazione del progetto. Ergo, vorremmo fare di necessità virtù al fine di realizzare un’opera, ma lungi da noi pensare di diventare sudditi di una fantomatica società di Spoleto”.