Rocca di Botte. Un lungo applauso ha accolto ieri mattina l’arrivo degli uomini della guardia di finanza con in mano le colonnine tortili del pulpito della chiesa di San Pietro rubate due anni e mezzo fa. I reperti, sottratti nel febbraio 2010, sono stati ritrovati dalla Finanza grazie a una complessa indagine ancora in corso. Otto pacchi accuratamente incartati sono stati aperti dal sindaco, Renato Pietroletti, dal comandante del gruppo tutela del patrimonio archeologico, Massimo Rossi, e dalla Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoatropologici dell’Abruzzo, Lucia Arbace. I cittadini e i fedeli accorsi per vedere da vicino questo tesoretto che gli era stato illecitamente sottratto hanno ringraziato con un caloroso applauso le Forze dell’ordine alle quali il primo cittadino ha attribuito una benemerenza civica per la professionalità e la competenza con la quale hanno svolto il lavoro di recupero e alla Soprintendenza per l’impegno nel restauro. Le colonnine e le basi decorate risalenti al XII secolo ora dovranno essere restaurate e poi torneranno al loro posto dove l’amministrazione aveva provveduto a istallare delle basi in legno. “È un giorno importante per la nostra comunità”, ha commentato Pietroletti, “questi reperti, oltre al valore storico culturale, hanno un inestimabile valore affettivo e per questo siamo grati alla Finanza di averceli riportati”. I beni sono stati rinvenuti a seguito di una complessa indagine, ancora in corso, nella Piana del Cavaliere. La Finanza è riuscita a intercettare uno scambio di opere d’arte e a recuperare i reperti. Grazie poi all’aiuto della Soprintendenza si è riusciti a capire da dove provenissero le colonnine e le basi decorate. Durante il furto, avvenuto nel febbraio 2010, il ladri avevano prima staccato dall’ambone le quattro colonnine a tortiglione decorate di inestimabile valore, insieme ai corrispettivi putti alla base, poi avevano demolito la parete anteriore e quella sinistra del pulpito. A seguito di un intervento di restauro il pulpito è stato ricostruito e le colonnine sostituite con dei modelli simili in legno. L’amministrazione, d’intesa con la Soprintendenza, ha assicurato un immediato restauro del pulpito che tornerà agli splendori di un tempo.