Avezzano. La prima versione del filmato pubblicato ieri (articolo disponibile qui) venne ideata nel 2013. All’epoca mi appassionai a una tecnica chiamata “effetto parallasse”, che usata sulle foto digitali permetteva di animarle. In sostanza la tecnica era derivata da quella usata nei videogiochi degli anni ’80, dove per animare immagini statiche si ricorreva a un’illusione di profondità e scorrimento dei vari livelli delle scene. L’effetto parallasse si basa sul principio per cui gli oggetti vicini sembrano muoversi più velocemente rispetto a quelli lontani, come percepito dall’occhio umano, e le foto sembrano muoversi su piani sovrapposti, che poi è quello che capita quando viaggiamo in auto e vediamo gli oggetti a bordo strada sfrecciare via, mentre i monti in lontananza scorrono lenti, e ancor più lente scorrono le nuvole all’orizzonte.
Fino a qualche anno fa tutto questo lavoro andava fatto manualmente con dei software di fotoritocco (come Photoshop), scomponendo la fotografia, ricostruendo le zone mancanti, per poi animare il tutto con un software 3D. Il grafico che se ne occupò all’epoca, Terzilio Lilli, ci mise diversi mesi per realizzare una clip di pochi secondi, che sottoponemmo all’attenzione dell’allora sindaco Giovanni Di Pangrazio. Ma il video dimostrativo non ebbe l’effetto sperato, o più probabilmente, all’epoca nessuno tra quelli della giunta ne intuì le reali potenzialità e il progetto rimase chiuso nel cassetto per dodici anni, fino ad oggi, dove l’incredibile balzo in avanti fatto dall’intelligenza artificiale ha reso questo processo più veloce, automatico e ancora più realistico.
Ovviamente per realizzarlo ci si è serviti di diversi servizi basati sull’intelligenza artificiale, che sono stati “intrecciati” tra loro affinché l’effetto risulti ancora più coinvolgente e completo. E così dietro quello che potrebbe sembrare un lavoro automatizzato, fatto da qualche computer, in realtà ci sono un’infinità di operazioni noiose e ripetitive, come la raccolta delle foto, la catalogazione e la scansione. Solo la raccolta delle foto ha richiesto svariati mesi. Poi, tra circa 500 scatti, sono stati selezionati quelli che avevano una qualità maggiore, condizione necessaria per permettere all’IA di compiere il miglior lavoro possibile. Le foto sono state scansionate ad altissima risoluzione, e poi la risoluzione è stata ulteriormente aumentata da un altro servizio basato sull’intelligenza artificiale, che ha ricostruito tutti i dettagli delle foto, come tessuti e volti, e cancellato dagli scatti il rumore fotografico e tutte le altre imperfezioni. Inoltre il servizio è in grado di ricostruire i volti, anche quelli in pessime condizioni. In seguito è stato usato un altro servizio di IA, che si è occupato di ricolorare le foto.
L’ultimo passo è stata l’animazione. In questo frangente l’IA ha provveduto ad isolare i diversi soggetti presenti nelle foto: quelli in primo piano, quelli in secondo piano, lo sfondo e altri elementi intermedi (come alberi, edifici o nuvole). Dopo aver separato i vari soggetti, l’IA ricostruisce le parti mancanti dello sfondo. Infine viene creata una specie di “camera virtuale”, che simula un movimento (zoom avanti o indietro, una carrellata, il dolly ecc), che insieme al cambiamento relativo tra i livelli, crea l’effetto parallasse.
Infine i video sono stati montati seguendo un ordine logico, che accompagna lo spettatore all’interno dell’Avezzano demolita dal terremoto, attraverso una precisa narrazione visiva. Infine sono stati aggiunti gli effetti audio, che rendono il video ancor più realistico e coinvolgente. Ovviamente quello che avete visto è un filmato dimostrativo, costato poche migliaia di euro, ma immaginate cosa si potrebbe fare se qualcuno, partendo da questa base, decidesse di finanziare un progetto ancora più ambizioso, che magari utilizzando qualche strumento di intelligenza artificiale di ultimissima generazione, oltre ad animare gli elementi animi anche i personaggi delle foto e i loro volti, in modo da rendere l’esperienza ancora più realistica e coinvolgente.
Di seguito un video con i vari processi utilizzati, spiegati uno alla volta.