Gioia dei Marsi. Ha avuto inizio il 29 novembre, con partenza dall’Italia, la Winter expedition Himalaya 2022, che ha visto impegnato l’alpinista Ernesto Macera Mascitelli, di origini marsicane. La spedizione era finalizzata alla conquista di due vette abbastanza conosciute nel territorio nepalese della Valle del Kumbu: Lobuche Peak ( 6119 m) e l’Ama Dablam (6850 m).
Dopo circa dieci giorni di trekking per avvicinarsi al campo base e per fare acclimatamento, Ernesto ha affrontato e conquistato senza nessun problema la vetta del Lobuche Peak il 17 dicembre. Subito dopo con due giorni di marcia di avvicinamento, si è recato ai piedi della famosa vetta dell’Ama Dablam; una prima rotazione dei campi è servita per avvicinare il materiale ai campi alti poi dopo aver riposato per due giorni al campo base, Ernesto Macera Mascitelli ed il suo amico nepalese Pasang Renzee Sherpa (si conoscono dal 2018 quando insieme hanno scalato il Gangapurna 7566 m) hanno iniziato la salita contando di poter fare vetta nella notte tra il 24 e il 25 dicembre.
Avverse condizioni meteo rese proibitive da venti con forza fino a 100 km/h, hanno impedito ai due alpinisti professionisti di salire oltre il campo 2 ed esattamente a quota 6280, a circa 600 m dalla vetta, sono stati costretti a fare ritorno al campo 1 e da lì dopo aver atteso invano un miglioramento del meteo, il 26 dicembre sono tornati al campo base rinunciando alla conquista della vetta.
In un post, Ernesto ha spiegato le ragioni della rinuncia: “Le spedizioni invernali sono estremamente pericolose e le condizioni del meteo possono risultare letali per gli alpinisti, venti a 100 km/h non ti permettono neppure di stare in tenda, le temperature rilevate a -28° diventano -40° come percepite, e, nonostante le attrezzature da alta quota, avevamo un freddo incredibile e non riuscivamo a scaldarci, restare ancora in quota significava realmente mettere a repentaglio la propria vita. Un alpinista con esperienza deve sapere quando è il momento di proseguire, attendere o rinunciare e tornare indietro”.
“Non c’è stata amarezza né delusione in questa scelta, comunque si è saliti sul Lobuche Peak che è un monte di 6000 m per nulla semplice e scontato, soprattutto d’inverno e comunque ci siamo avvicinati alla cima dell’Ama Dablam. Questo inverno di 15 permessi rilasciati per la scalata invernale, alla fine solo io e Pasang siamo rimasti, tutti gli altri hanno rinunciato già da subito”, ha concluso Ernesto.
L’Ama Dablam è una vetta molto tecnica e difficile, con passaggi fino a 7+ e pendenze che arrivano fino a 75° tra roccia e ghiaccio. Alla domanda se ritenterà la scalata in futuro, Ernesto ha risposto: “Per adesso non saprei, l’unica cosa certa è che difficilmente tornerò per una spedizione invernale. Comunque ho deciso di lasciare in deposito a casa di Pasang, tutto il materiale da alta quota e poi vedremo questo anno cosa scalare”:
Dal 2019 Ernesto Macera Mascitelli in Nepal porta avanti un progetto umanitario per aiutare una scuola parzialmente ricostruita dopo il terremoto del 2015. La scuola di trova in un villaggio remoto della municipalità di Devitar. Anche quest’anno si è recato nel villaggio per consegnare materiale didattico di cui i 100 bambini ne sono sprovvisti. Il materiale è stato acquistato direttamente a Kathmandu con i propri fondi e con quelli raccolti da donazioni volontarie.
Quest’anno è stato accolto da una folta delegazione della municipalità con a capo il sindaco della Dhulikhel municipality, Ashok Byanju Shrestha. Ernesto Macera Mascitelli ha presentato loro un progetto di gemellaggio tra le istruzioni nepalesi e quelle italiane, scolastiche ed amministrative, con lo scopo di dare un concreto aiuto a questa popolazione di bambini. L’impegno è scaturito dopo il placet tra diversi istituti scolastici di Olbia e l’amministrazione comunale di Gioia dei Marsi, preseduta dal sindaco Alfonsi Gianluca.
L’obiettivo è quello di fornire attrezzature ed arredi a completamento della struttura scolastico. Il sindaco di Gioia dei Marsi, Gianluca Alfonsi, ha espresso il proprio plauso per l’impresa dell’alpinista gioiese e per la sua lodevole iniziativa umanitaria: “Esprimo grande soddisfazione per l’ennesima difficile impresa del nostro concittadino ed amico Ernesto che porta in ‘alto’ il nome del nostro Comune, avvalorata dal profilo umanitario che contraddistingue ogni sua iniziativa. Grazie a lui”, ha concluso il primo cittadino gioiese, “abbiamo aderito con il Comune di Olbia all’iniziativa tesa a fornire materiale per il completamento della struttura scolastica del municipio nepalese di Dhulikhel lanciata dal collega Sindaco della stessa Ashok Byanju Shrestha consapevoli che la solidarietà non ha confini né campanili”.