Avezzano. Cinquantaduesimo appuntamento con Psicotime, la rubrica in collaborazione con Giulia D’Ascanio. Alcune abitudini di coppia, per quanto comunemente accettate e ritenute “normali”, non hanno niente a che fare con un amore sano. Libri, film e TV ci hanno insegnato che il vero amore dovrebbe essere drammatico e instabile. Nella maggior parte dei film romantici, il partner perfetto è quello che passa attraverso momenti di gelosia, infedeltà e litigi. I componenti della coppia si separano e soffrono, finché chi ha commesso tutti gli abusi si pente e riconquista la persona amata. Questa idea ripetuta innumerevoli volte nella nostra mente crea aspettative sbagliate sull’amore, perché ci porta a credere che questo tipo di comportamento sia normale. Non è così. L’amore vero, forte e reale, non ha nulla a che fare con l’instabilità, con i litigi costanti e con i grandi gesti. Si costruisce a poco a poco con impegno, comprensione e accettazione reciproci. I problemi vengono gestiti in modo relativamente sicuro e calmo.
Vediamo insieme quali sono le abitudini fin troppo spesso accettate, ma che in realtà non son sane.
- Litigi intensi e passionali: le discussioni nella coppia sono necessarie e in una certa misura normali. Necessarie perché ci permettono di esprimere ciò che non va bene e di stabilire dei limiti. E normali perché nei rapporti umani ci sono e saranno sempre disaccordi. Ma come litighiamo con il nostro partner? Con insulti, urla e per un tempo illimitato? Abbiamo l’idea sbagliata che dopo una discussione piuttosto intensa ci debba essere sempre una riconciliazione altrettanto intensa e piena di passione. Tuttavia, un conflitto intenso non è un segno di amore. È invece un segno di problemi seri e radicati come l’immaturità, l’insicurezza e l’abuso emotivo.
- Non poter parlare delle proprie paure o delle proprie emozioni: anche evitare i conflitti a tutti i costi e inghiottire i tuoi sentimenti è segno che le cose non stanno andando come dovrebbero. Se non puoi dire al tuo partner come ti senti, se non puoi condividere le tue paure, le tue ansie e ciò che ti dà fastidio, fai attenzione. Reprimere pensieri ed emozioni non fa altro che alimentare i problemi apparentemente piccoli che tenderanno a crescere nel tempo. Poi sarà sempre più difficile risolverli.
- Aspettarsi che il partner risolva tutti i nostri problemi: questo accade molto spesso, ma non dovrebbe. Tendiamo a credere che l’altro debba riempire il nostro vuoto per farci sentire interi e completi; deve soddisfare le nostre aspettative e risolvere tutti i nostri problemi. Ma questo può generare molta frustrazione perché nessuno ha l’obbligo di renderci felici. La nostra felicità, la nostra realizzazione e il nostro benessere dipendono esclusivamente da noi. Delegarli a qualcuno finirà solo per generare insicurezza, dipendenza emotiva e un costante bisogno di approvazione.
- La gelosia: la gelosia non è la misura dell’amore. In modo moderato, la gelosia fa solitamente parte delle relazioni di coppia perché rappresenta la paura di perdere la persona amata. La gelosia innocua è solitamente temporanea. È un sentimento che non nuoce alla vita di coppia. Tuttavia, quando questa paura della perdita diventa un’ossessione e genera un possesso esagerato, si parla di gelosia patologica. Stare con qualcuno estremamente geloso è estenuante e tossico perché non è possibile mantenere una convivenza sana ed equilibrata. Spesso, l’alto livello di possessività finisce per distruggere la relazione.
- Controllare il comportamento online dell’altro: a volte persone credono che sia normale spiare il cellulare, la posta elettronica o i social network del/la proprio/a partner per vedere se c’è qualcosa di sospetto. Tuttavia, solo perché condividi la tua vita con qualcuno, non significa che la sua indipendenza e la sua privacy non debbano essere rispettate. Le relazioni sane richiedono una fiducia assoluta. E coloro che si fidano non hanno motivo di credere di essere stati ingannati. Se senti il bisogno di perseguitare il tuo partner, dovresti lavorare sulla tua autostima e sulle tue insicurezze, o persino riconsiderare la relazione.
- Deridere l’altro (in modo pesante): è normale e persino salutare per le coppie prendersi in giro a vicenda, ma c’è una differenza tra prendere in giro e fare battute che feriscono l’altra persona. Prendere in giro l’altro/a può essere un modo per aumentare l’intimità e rendere la convivenza più divertente. Tuttavia, a seconda del tono di voce, del linguaggio del corpo e dell’intenzione, possono anche trasformarsi in disprezzo e mancanza di rispetto, oltre che sminuirlo.
- Punire con il silenzio: questo è un comportamento molto comune di chi assume un atteggiamento passivo aggressivo. Il passivo aggressivo è la tipica persona che non risponde ai messaggi, finge di dimenticare ciò che gli è stato detto, non parla onestamente e non presta piena attenzione quando l’altra persona cerca di confrontarsi con lui/lei. Non esprime ciò che sente quando è arrabbiato, perché preferisce “punire con il silenzio” e aspettare che l’altro gli chieda cosa c’è che non va o aspettare che si scusi per qualcosa che potrebbe non essere sicuro di aver fatto.
Giulia D’Ascanio, psicologa clinica