Avezzano. Ventottesimo appuntamento con Psicotime, la rubrica in collaborazione con la psicologa Giulia D’Ascanio. Quando si parla di violenza psicologica si può erroneamente cadere nel sillogismo che sia sempre la donna ad esserne vittima; fortunatamente sono molti i passi in avanti che si sono fatti per arginare questo fenomeno e per difendere quelli che sono i sempre più frequenti abusi che l’uomo manifesta nei confronti del genere femminile. Ma se ad essere colpito da violenza psicologica (e in alcuni casi anche fisica), fosse un uomo?
Proviamo ad individuare quali potrebbero essere i segnali che un uomo dovrebbe valutare, per capire se è vittima di abuso psicologico da parte della propria partner:
- Soffre di crisi d’ansia a causa del comportamento ipercritico della moglie o della compagna
- Ha l’impressione di essere incapace in ogni ambito
- Non esce più con gli amici che sono “antipatici” alla sua compagna
- Non ha più accesso ai conti di famiglia: il suo compito è quello di versare sul conto il proprio stipendio, ma non ha diritto ad amministrare le finanze familiari
- Non riesce a trascorrere tempo con i figli senza che la compagna si intrometta
- La compagna lo denigra davanti a figli e amici
- È la compagna a decidere di avere (o non avere) rapporti sessuali, senza che gli rimanga alcun margine di scelta
Di seguito alcuni suggerimenti per arginare, se e quando possibile, comportamenti abusanti:
- Assecondare solo alcune sue pretese, ma non tutte: una compagna con tratti narcisistici, pretende esplicitamente e implicitamente. Per avere una relazione equilibrata è importante che non diventi onnipotente, è opportuno soddisfare solo alcune richieste, quelle che meno vi pesano e tenete il punto su quelle per voi sono inaccettabili. Mettere dei paletti non vi farà sentire prevaricati.
- Parlare delle proprie emozioni: per una donna prevaricante, comunicare la propria emotività è la sfida più difficile. Se anche voi siete in difficoltà a parlare di emozioni, rischiate di non avvicinarvi mai. Fate voi per primi uno sforzo, magari quando vi ritrovate assieme alla fine della giornata. Cercate di dirgli come vi sentite o come è stato per voi vivere un determinato evento, positivo o negativo. Poi chiedete a lei e incoraggiatela a tirar fuori quello che ha provato.
- Non sottolineate mai, ma accogliete le sue debolezze: molto spesso in questi casi, la paura più grande per una donna è apparire fragile e quando si sbottona emotivamente, entra in panico perché si sente “nuda” e senza difese. Fatele capire che voi ci siete e che farsi coccolare è bello, di voi si può fidare.
- Tenetela sulle spine a volte: questo tipo di partner è abituato alla vostra presenza e soprattutto alla vostra disponibilità incondizionata. In questo modo però non capirà mai che vuol dire desiderarvi. Fatele sperimentare la vostra mancanza qualche volta, ma non per vendetta, bensì come una cosa che dovete a voi stessi. Mostratevi indipendenti e sicuri: anche voi dovete avere i vostri spazi e un potere decisionale sul quando e dove vedervi.
- Lusingatela, ma solo quando ce n’è un reale motivo: forse siete abituati a lodarla anche in circostanze in cui non ce n’è bisogno: questo accade perché tendete a idealizzare la partner. Non esagerate con i complimenti, perché potreste solo alimentare la sua idea di superiorità; è molto interessante per voi stessi farvi questa domanda: “La amerei ugualmente se vedessi chi è sul serio, dietro la sua maschera di perfezione?”
- Affrontate i problemi in maniera esplicita: molto spesso, la donna non riesce a sostenere bene le discussioni, ma se c’è un problema va affrontato, anche se lei fa resistenza. È importante che voi non vi facciate condizionare in questo, perché la compagna troverà comunque il modo di uscirne vincente, dato che è convinta di ciò che pensa. Voi invece rischiate di covare dentro rabbia e senso di frustrazione. Questo alla lunga logora l’amore e rischia di trasformarlo in odio. Meglio litigare qualche volta, ma dirsi come stanno veramente le cose in maniera chiara e senza tendere sempre a giustificarvi, perché questo potrebbe comunicare debolezza, o la sensazione che si sta nascondendo qualcosa, alimentando la paura della partner di essere presa in giro.
- Imparate a negoziare: su dieci cose che pretende lei, quante ne chiedete voi? Sicuramente siete spesso pronti ad anticipare i suoi desideri, ma i vostri che fine fanno? Imparate a ricevere oltre che a dare, e lei apprenderà a dare oltre che a ricevere. Perché c’è un lato positivo e appagante in entrambe le cose ed è ora che lo scopra anche la vostra compagna.
Questi suggerimenti sono molto utili per fronteggiare i tentativi di violenza psicologica ritenuti ancora contenibili; ma se non ci sono margini di miglioramento, se la situazione perdura nel tempo e se si verificano anche casi di violenza fisica, si invita chi la subisce ad allontanarsi dalla relazione tossica e a chiedere l’aiuto di un professionista.
Giulia D’Ascanio, Psicologa Clinica