Avezzano. L’attività della Pro Loco non si ferma dopo la grande organizzazione della Settimana Marsicana che ha coinvolto e animato la città. Il messaggio di voler offrire al territorio appuntamenti di cultura e di arte prosegue nella sede di via Corradini, 75. Il prossimo incontro è con l’arte pittorica: la personale di Giuseppe Rozzi “Discover”. L’evento vede il patrocinio del Comune di Avezzano. L’inaugurazione è prevista Mercoledì 23 agosto ore 18.00. Il pubblico potrà ammirare le opere dell’artista dal 23 al 27 agosto 2023. Orario esposizione: 10.00-13.00/16.00-23.00
Il titolo “Discover” è in secondo piano, passa quasi inosservato, racchiude invece il senso del percorso intrapreso da Giuseppe Rozzi tra tele e colori: “Scoprire”. Scoprire la sua anima di artista, scoprire il bisogno di esternare le proprie emozioni riproducendo immagini, scoprire la piacevole sensazione dell’apprezzamento delle proprie opere. Lo si può definire un figlio d’arte. Suo padre era un artista della pietra, uno scalpellino di Capistrello e, pertanto, ha vissuto nel suo laboratorio di marmi dove ha potuto apprendere tutti i principi della prospettiva, del disegno. Questo ha fatto sì che sia diventato anche un abile disegnatore. È un autodidatta. Da ragazzo, anche durante il suo percorso di studi universitari, ha sempre dedicato tantissimo tempo a scoprire, ad apprendere, attraverso le proprie ricerche consultando libri, e in seguito con l’avvento dei tutorial, tutte le tecniche della pittura, dalla semplice preparazione della tela fino alla messa in opera di un dipinto.
“Per lavoro sono sempre in giro per l’Italia, la pandemia mi ha dato l’opportunità di iniziare e applicare quelli che erano i miei studi da autodidatta. – conferma Giuseppe Rozzi – “La mia è una passione “sfrenata” per la natura, per i suoi dettagli straordinari. In particolare mi affascina l’acqua, infatti è un elemento che compare spesso nei miei lavori. Posso dire che il mio animo di pittore si sviluppava già all’interno del laboratorio del mio papà”.
Ha iniziato a dipingere solo da tre anni, l’obiettivo fortemente voluto dai genitori era l’ottenimento del titolo professionale, all’epoca così si voleva. Lui ha seguito quelli di giurisprudenza e ciò gli ha impedito di iscriversi all’Istituto d’Arte, come tanto desiderava. La voglia di creare, di voler imparare di tutto e di più lo ha portato a diventare un musicista, suona il violino. La manualità gli appartiene.
Negli ultimi mesi ha dedicato alcuni lavori alla Marsica, alla sua terra. Ha assorbito sul posto l’energia che la natura circostante gli forniva: la bellezza della Valle Giovenco, la maestosità del Monte Velino, persino la suggestiva architettura della loggia di Mazzarino a Pescina. Differenti le tecniche utilizzate, dalla spatola ai pennelli su tela. I colori prevalenti sono il turchese, il blu e tutte le sfumature del verde.
“Non mi ha tanto sorpreso la capacità di realizzare un quadro, quanto la reazione delle persone. Ho compreso che l’artista vive in funzione di quanto un proprio lavoro possa suscitare emozioni nelle persone che lo ammirano.”. Afferma. “Ho avuto il piacere due anni fa, iscritto a un concorso a Rivisondoli gestito dal prof. Vittorio Sgarbi, di avere il riconoscimento del famoso critico a un mio quadro che oggi è divenuto il mio cavallo di battaglia, lo conservo gelosamente.” “Quando dipingo mi isolo, mi dissocio da ogni tipo di problematica: sociale, lavorativa, familiare. Mi immergo nel mio mondo, un mondo che creo, che mi distacca dalle negatività della vita”.
Per lui dipingere è emozione, è la possibilità di per poter esprimere, su tela con i colori, la serenità.