Avezzano. Confagricoltura ha accolto con soddisfazione la circolare del ministero dell’Interno con la quale, in seguito all’emergenza Covid 19, vengono prorogati fino al 15 giugno tutti i permessi di soggiorno in scadenza tra il 31 gennaio il 15 aprile, dando la possibilità per i titolari di effettuare la domanda di rinnovo dopo tale data.
E’ un grande risultato ottenuto da Confagricoltura, che aveva più volte sollecitato questa misura. Il provvedimento, infatti, arriva in un momento cruciale per l’agricoltura, con settori cardine, come quello orticolo e frutticolo, che rischiano di rimanere completamente bloccati a causa della carenza di manodopera. Molti operatori stagionali, infatti, hanno fatto rientro nei loro Paesi d’origine ed altri che sono disponibili a venire – anche perché in possesso di contratti già firmati con le aziende – non riescono ad arrivare perché trovano difficoltà ad attraversare determinati Paesi. Da qui la richiesta di Confagricoltura all’Unione europea di creare una sorta di “corridoi” per permettere la mobilità all’interno della Ue di questi lavoratori.
“Ringraziamo il Partito Democratico della provincia dell’Aquila per la sensibilità dimostrata, lo incoraggiamo a stimolare ulteriormente l’azione del Governo attraverso un forte intervento per dare un senso all’Istituto del reddito di cittadinanza e imporre ai percettori di lavorare presso le aziende agricole. Alle nostre aziende mancano tutt’ora 3.300 operai. Voglio ricordare che in Francia il Ministro dell’Agricoltura Didier Guillaume ha lanciato un appello a tutti i francesi che attualmente non lavorano per colpa del COVID-19, di dare una mano agli agricoltori e all’agricoltura francese che ha bisogno di 200.000 operai che non sono arrivati per la chiusura delle frontiere” ha dichiarato Fabrizio Lobene Presidente di Confagricoltura L’Aquila. “E’ altresì necessario, allargare e rendere più flessibili tutti gli strumenti per reclutare nuova manodopera, come i voucher, e avviare in tempi rapidi l’iter per la definizione di un nuovo decreto flussi che consenta al settore agricolo di impiegare lavoratori non comunitari”. Continua Lobene.
Nonostante il clima inclemente e il brusco abbassamento della temperatura, gli agricoltori sentono il dovere di continuare a seminare e trapiantare: patate, carote, finocchi e ortaggi vari pur essendo consapevoli del rischio che corrono e delle incertezze del futuro. “A tal proposito voglio ringraziare il FIMIAV per la fornitura gratuita alle aziende delle mascherine di protezione da distribuire ai nostri operai. Continua Lobene.