Avezzano. I prof si trasformano in studenti protestano con vernice e striscioni davanti allo Scientifico Pollione dove il cantiere è ancora fermo a causa dei fondi bloccati. Con una vernice rossa hanno scritto “Ora basta!!! Rivogliamo la scuola”. Fino a oggi gli insegnanti erano rimasti in disparte. Qualcuno, durante la protesta, afferma che a mettergli il bavaglio sarebbe stata la preside di ferro Marina Novelli. Altri dicono che hanno atteso che qualcosa si muovesse, altri ancora che bisognava essere compatti prima di manifestare. Ieri si è giunti a una svolta.
“Da oggi, per l’intera settimana”, annunciano gli insegnanti in una nota, “ci riuniremo davanti alla sede dell’ex Liceo scientifico per manifestare il nostro totale dissenso nei confronti delle istituzioni che non hanno adeguatamente vigilato e agito per garantire che i lavori di ricostruzione dell’edificio fossero portati a termine nei tempi stabiliti”. Infatti il “Fu Vitruvio”, come definiscono la struttura, “è un cantiere a cielo aperto. Il 28 novembre 2011”, raccontano gli insegnanti, “tra il generale sgomento, ha inizio l’abbattimento! L’amministrazione provinciale ci disse con fare trionfale che ci avrebbero stupiti con effetti speciali e colori ultravivaci e che ci avrebbero riconsegnato la scuola in 270 giorni. Oggi siamo ancora con la scuola in queste condizioni. Stanchi di parole vuote e vane che affermano tutto e il contrario di tutto diciamo no ai container per il prossimo anno scolastico, no alla sistemazione su più sedi che crea disgregazione e dispersione inutile di utili energie, e no all’indifferenza delle istituzioni nei confronti della categoria docente che viene sistematicamente e scientemente ignorata”.
La storia secondo i prof
Il Decreto Legge 39/2009, art. 4, concede alla regione Abruzzo finanziamenti speciale per la ricostruzione e messa in sicurezza di edifici danneggiati dal sisma del 6 aprile del 2009.
Da esso discendono tutti gli atti successivi.
1 febbraio 2010: il Presidente Chiodi è nominato commissario delegato per la ricostruzione. A lui competerà erogazione dei suddetti fondi.
Il decreto del Commissario della ricostruzione n° 61 del 1 maggio 2011, detta le modalità procedurali per l’autorizzazione ai finanziamenti e ai successivi lavori (art.5):
• I soggetti attuatori (nel nostro caso la provincia) devono predisporre la progettazione per tutti gli interventi al Commissario per la ricostruzione;
• Il Commissario valuta e successivamente approva e autorizza i soggetti attuatori all’espletamento delle procedure di appalto;
• Il soggetto attuatore predispone il cronoprogramma delle opere e lo trasmette al Commissario;
• I fondi sono trasferiti ai soggetti attuatori previa rendicontazione della spesa. (forse è questo il motivo per cui i fondi sono stati impegnati ma non trasferiti? È mancata una rendicontazione adeguata alla corte dei conti da parte della provincia?)
È evidente che ogni spesa da parte del soggetto attuatore è soggetta a rendicontazione.
L’ente attuatore comunicherà ogni 4 mesi al Commissario l’avanzamento delle attività.
Nell’allegato “III piano interventi edifici scolastici” alla provincia di l’aquila vengono assegnati 25 milioni di euro per le scuole di Avezzano e alcune di Sulmona (LSP Vico, LSP Vico, ISAa, ITC/ITG De Nino), + 6. 823.000 euro per il LS Fermi di Sulmona, + 1.610.000 per l’istituto di formazione professionale di Sulmona.
Decreto n° 63 del 31 maggio 2011 (attuazione dell’art. 6, comma 1 dell’OPCM 3923 del 18 febbraio 2011 riguardante gli edifici danneggiati dal sisma del 2009).
Si specifica che i provvedimenti commissariali adottati in attuazione delle ordinanze del presidente del Consiglio dei Ministri sono sottoposti al controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti fatta salva la facoltà per l’organo emanante di dichiararli, con motivazione di spesa, provvisoriamente efficaci.
Art. 1,4: la copertura finanziaria è assicurata perché le risorse finanziarie stanziate dalla Delibera CIPE del 26 giugno 2009, sono state trasferite nella contabilità speciale n° 5430 intestata al Commissario per la ricostruzione.
Le modalità di pagamento sono quelle previste dal decreto 61.
Art. 3: le disposizioni del decreto sono provvisoriamente efficaci, ma devono essere sottoposte al controllo preventivo della Corte dei Conti (è detto specificatamente in un articolo!).
Decreto 89 del 27 dicembre 2011 (i lavori al nostro liceo erano iniziati il 29 novembre!!!).
Nel decreto in oggetto viene preliminarmente detto che i finanziamenti possono essere rimodulati a seconda delle esigenze e dei bisogni. Si specifica, inoltre che il Commissario deve verificare l’esistenza del nesso di causalità tra i danni agli edifici e il sisma del 2009, così come previsto dalla delibera CIPE 4/2009;
art. 5:prevede la possibilità di interventi sostitutivi, ma il soggetto attuatore deve dimostrare la convenienza economica degli stessi.
Nell’allegato prospetto dei contributi assegnati si evince che alla Provincia vengono assegnati, nell’ottica della rimodulazione dei piani finanziari, 18 milioni di euro solo per le scuole di Avezzano e quelle di Sulmona (nell’altro erano 25 milioni + quelli destinati alle altre strutture, cfr. allegato al decreto 61).
La provincia di L’aquila fa ricorso contro il decreto 89 perché sono stati diminuiti i finanziamenti.
Riguardo al finanziamento dell’intervento al Liceo “Pollione”, si rileva come Il Commissario delegato con decreto n. 3155/STM del 15.07.2011 abbia inizialmente approvato, ai sensi dell’art. 5 del citato decreto n. 61/2011, la spesa per la sola “realizzazione dei lavori di messa in sicurezza dell’edificio esistente” per un importo complessivo pari a € 8.410.500,00. Tale decreto ha ottenuto il visto per la registrazione dalla competente Corte dei Conti.
Con successivo decreto commissariale n. 4141/STM del 13.09.2011 é stata disposta, invece, l’approvazione della spesa per l’intervento di ampliamento del liceo “Pollione” per un importo complessivo non superiore ad € 5.760.000,00, di cui € 4.800.000,00 quale importo dei lavori a base d’asta, degli oneri per la sicurezza e della progettazione definitiva-esecutiva. A seguito di rilievi al decreto avanzati dalla Corte dei Conti con atto del 26.10.2011, il Commissario delegato lo ha ritirato nell’adunanza pubblica del 28.10.2011.
Ha fatto seguito il decreto del Commissario delegato n. 1058/STM del 29.02.2012 con cui è stata approvata la spesa relativa all’ampliamento dell’edificio scolastico per un importo complessivo non superiore a € 5.760.000,00, di cui € 4.800.000,00 quale importo dei lavori a base d’asta, degli oneri per la sicurezza e della progettazione definitiva-esecutiva. La copertura della spesa era, per € 4.510.000,00, a valere sulle risorse finanziarie derivanti dalle economie di gara per i lavori di riparazione degli edifici scolastici B. Croce, G. Galilei – L.B. Alberti, A. Serpieri, A. Torlonia, e, per € 1.250.000,00, (notare la concordanza di questo finanziamento con i soldi che la provincia ha magicamente trovato per far riprendere i lavori… inoltre, la provincia ha approvato alla ditta solo il primo SAL che corrisponde a… 1250000 euro… mera coincidenza? ) a valere su un finanziamento concesso dalla Provincia dell’Aquila, con deliberazione della Giunta provinciale n. 8 del 16.01.2012.
La Corte dei Conti con deliberazione del 26 aprile 2012, n. 23/2012/PREV, ha sollevato alcune problematiche anche in sede di registrazione del suddetto decreto.
Ma il Commissario e il Presidente della Provincia ci riprovano e in data 12 giugno 2012 Chiodi emana il Decreto 128: in cui decreta l’autorizzazione all’ampliamento bocciata dalla corte dei conti, ma la Corte dei Conti, nella adunanza del 12 luglio 2012 ha ricusato il visto e pertanto l’efficacia delle disposizioni relative è nulla.
Per ben 3 volte, quindi la Corte dei Conti ha bocciato l’ampliamento, tuttavia negli attuali lavori di ricostruzione è presente un corpo aggiuntivo rispetto all’edificio originale.
Il 7 Novembre 2012 viene annunciato che il presidente del consiglio dei ministri ha firmato il decreto che permette lo sblocco dei fondi.
10 febbraio 2013 invece che sono stati sospesi i lavori perché l’impresa deve ricevere circa 7 milioni di euro.
Oggi che i fondi sono stati sbloccati dal Cipe (cosa già successa nel 2009) e che bisogna aspettare la pubblicazione in gazzetta ufficiale.